Ore di sostegno ridotte per carenza di insegnanti: procedura illegittima per il Tar Lombardia

Il TAR Lombardia annulla la riduzione delle ore di sostegno. La carenza di insegnanti non giustifica il taglio del supporto allo studente disabile.

14 novembre 2025 12:00
Ore di sostegno ridotte per carenza di insegnanti: procedura illegittima per il Tar Lombardia - Tribunale
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Una sentenza del TAR della Lombardia ha stabilito l'illegittimità della riduzione delle ore di sostegno assegnate a uno studente con disabilità grave. Il caso, sollevato contro l'Istituto Comprensivo di Vergiate, ha visto l'annullamento di un provvedimento che tagliava il supporto da 22 a 16 ore settimanali. Questa decisione viola palesemente le indicazioni del Gruppo di Lavoro Operativo (G.L.O.).

La decisione del TAR sulla riduzione delle ore di sostegno

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia, con la recente sentenza n. 3672, ha accolto il ricorso presentato dalla Federazione Osservatorio182, contestando la decisione dell'Istituto Comprensivo di Vergiate. Il provvedimento scolastico impugnato aveva ridotto l'assegnazione dell'insegnante di sostegno a sole 16 ore settimanali per uno studente con disabilità grave, nonostante il Gruppo di Lavoro Operativo (G.L.O.) avesse indicato la necessità di 22 ore per l'anno scolastico 2025/2026. I giudici hanno definito questa riduzione illegittima, citando un chiaro difetto di istruttoria e una carenza di motivazione da parte dell'Amministrazione scolastica, che non ha tenuto conto delle effettive esigenze dell'alunno.

Il ruolo vincolante del G.L.O. e la normativa

La sentenza ribadisce con forza un principio giuridico fondamentale: le istituzioni scolastiche sono obbligate a seguire le valutazioni formulate dal G.L.O., che possiede la competenza esclusiva nella definizione della proposta oraria ai sensi della legge 104/1992 (art. 15, comma 10). I giudici amministrativi hanno richiamato la giurisprudenza consolidata secondo cui la quantificazione delle ore di sostegno non può essere subordinata alla mera disponibilità di personale o a vincoli di bilancio imposti dalle risorse economiche disponibili. Viene inoltre sottolineato che garantire l'effettività del diritto all'istruzione e all'inclusione è prioritario, e un supporto sufficiente tutela anche lo svolgimento della didattica per l'intera classe.

Le conseguenze della sentenza per le scuole

Questo pronunciamento chiarisce che qualsiasi provvedimento di attribuzione delle ore di supporto deve essere sempre adeguatamente motivato e basato su un'istruttoria completa, che analizzi nel dettaglio le condizioni specifiche del singolo studente. L'assegnazione di 16 ore, in palese contrasto con le 22 ore definite necessarie dal G.L.O. e senza una giustificazione valida, rappresenta una violazione formale e sostanziale delle norme vigenti in materia di inclusione scolastica. Di conseguenza, il Tar ha annullato l'atto impugnato e ha condannato il Ministero dell'Istruzione e del Merito a rivedere la decisione, assicurando la tutela effettiva del diritto allo studio e confermando il ruolo inderogabile delle proposte del G.L.O.

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