PDP scuola: cosa sapere su compilazione, scadenze e normativa
Tutto sul PDP scuola: scadenze, differenze con il PEI e normativa. Informazioni per docenti e famiglie su misure e strumenti compensativi.
Comprendere il PDP scuola è essenziale per garantire il diritto allo studio agli studenti con particolari necessità. Questo documento, distinto dal PEI, tutela gli alunni con Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA). In questa guida analizzeremo la normativa, i contenuti obbligatori e la scadenza del 30 novembre prevista per la sua redazione definitiva.
Cos'è il piano didattico personalizzato
Spesso si crea confusione tra due acronimi fondamentali nel mondo scolastico: il PEI (Piano Educativo Individualizzato) e il PDP. È fondamentale distinguere nettamente i due documenti.
Il PDP, regolamentato dal D.M. 5669/2011, è specificamente previsto per gli studenti che presentano DSA. Non si rivolge quindi a studenti con disabilità certificata (legge 104/92), ma a chi affronta disturbi quali:
Dislessia
Disgrafia
Disortografia
Discalculia
Il cuore di questo piano risiede nell'individuazione di strumenti compensativi e misure dispensative necessari per il successo formativo dell'alunno.
I contenuti obbligatori del documento
Secondo le Linee Guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA, il documento di formalizzazione dei percorsi didattici deve essere completo e dettagliato.
La scuola ha l'obbligo di predisporre il PDP entro il primo trimestre scolastico. Al suo interno devono essere presenti almeno le seguenti voci, articolate per ogni disciplina coinvolta:
Dati anagrafici dell’alunno.
Tipologia specifica del disturbo.
Attività didattiche individualizzate.
Attività didattiche personalizzate.
Strumenti compensativi utilizzati (es. mappe concettuali, calcolatrice, sintesi vocale).
Misure dispensative adottate (es. esonero dalla lettura ad alta voce, tempi aggiuntivi).
Forme di verifica e valutazione personalizzate.
Sulla base di quanto stabilito in queste sezioni, verranno definite le modalità delle prove in corso d'anno e di fine ciclo.
Chi redige il PDP: ruoli e responsabilità
La compilazione del Piano Didattico Personalizzato non è un atto burocratico isolato, ma il frutto di una collaborazione sinergica. Vediamo chi sono gli attori coinvolti e i loro compiti.
L'istituzione scolastica e i docenti
La scuola è responsabile della predisposizione della documentazione. Nello specifico, ogni docente collabora con i colleghi del Consiglio di Classe.
La competenza sul PDP deve appartenere a tutto il corpo docente. Questo garantisce una programmazione partecipata e mai delegata a un singolo insegnante.
Il dirigente scolastico
Il Dirigente ha un ruolo di coordinamento cruciale. Su proposta del Collegio dei Docenti, definisce le modalità idonee di documentazione dei percorsi.
Inoltre, coordina l'elaborazione del piano e ne stabilisce le modalità di revisione periodica.
Il ruolo della famiglia
Il raccordo con la famiglia è un pilastro fondamentale. I genitori sono chiamati a condividere le linee elaborate dai docenti.
Questo processo culmina nella formalizzazione di un patto educativo/formativo. Con questo accordo, la famiglia autorizza il Consiglio di Classe ad applicare gli strumenti e le strategie individuate.
Inoltre, la famiglia può arricchire il documento comunicando osservazioni su esperienze sviluppate dallo studente in autonomia o in contesti extrascolastici.
Scadenza e tempistiche
Come anticipato, la normativa prevede che il PDP venga redatto entro il primo trimestre dall'inizio delle lezioni.
La data di riferimento per la chiusura e la firma del documento è generalmente fissata al 30 novembre. Rispettare questa scadenza è vitale per attivare tempestivamente tutte le tutele necessarie all'apprendimento dello studente.