Pensione: scadenza 19 settembre per comunicare i redditi

Ultimi giorni per comunicare i redditi 2020 e 2021 all’INPS: senza invio entro il 19 settembre scatta la sospensione della pensione integrativa.

05 settembre 2025 15:08
Pensione: scadenza 19 settembre per comunicare i redditi - sistema pensionistico
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Entro il 19 settembre i pensionati che ricevono insieme alle pensione l'integrazione al minimo, maggiorazioni o altri benefici legati al reddito devono comunicare all’INPS i redditi 2020 e 2021. In caso contrario, l’ente può sospendere l’assegno e arrivare perfino alla revoca definitiva delle prestazioni.

Pensione a rischio e controlli INPS

Ogni anno l’INPS verifica i redditi dei pensionati per stabilire il diritto a integrazioni e benefici. Se la dichiarazione reddituale manca, l’ente applica prima una trattenuta del 5% sull’assegno lordo e poi avvia la sospensione. Dopo due mesi senza risposta, la sospensione diventa revoca definitiva e può scattare anche la richiesta di restituzione delle somme percepite.

A rischio sono soprattutto i pensionati che ricevono integrazione al minimo, maggiorazioni sociali, quattordicesima, importi aggiuntivi, assegni di invalidità non cumulabili e pensioni ai superstiti legate al reddito. Restano invece escluse le prestazioni assistenziali come pensione sociale, assegni sociali e trattamenti per invalidità civile.

Chi rischia di più

I pensionati maggiormente esposti sono coloro che ricevono trattamenti legati al reddito familiare. Si tratta, ad esempio, di chi beneficia di pensione ai superstiti, di assegni di invalidità non cumulabili o di importi aggiuntivi che si azzerano in assenza della dichiarazione reddituale. Per loro, oltre alla sospensione, l’INPS può applicare trattenute consistenti, arrivando in alcuni casi fino al 50% dell’assegno mensile.

Come regolarizzare la posizione

Per non perdere la pensione è necessario inviare entro il 19 settembre la dichiarazione reddituale riferita al 2021. La procedura è semplice: si può entrare nell’area riservata MyINPS con le credenziali digitali oppure rivolgersi a Caf e Patronati. L’INPS invia anche comunicazioni di sollecito, ma chi non riceve la lettera può sempre verificare la propria posizione online.

Attenzione però: chi non ha comunicato i redditi del 2020 entro il 15 settembre 2024 ha già perso il diritto ai benefici e per alcune prestazioni l’INPS può applicare trattenute fino al 50%. Agire subito è quindi essenziale per evitare la perdita di somme importanti e garantire la continuità del proprio assegno.

Il termine del 19 settembre è l’ultima occasione per inviare all’INPS i redditi richiesti. Senza questa comunicazione, i pensionati rischiano la sospensione o la revoca definitiva di integrazioni, maggiorazioni e benefici collegati al reddito.

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