Con il via libera dell’Osservatorio per l’inclusione scolastica, il nuovo percorso di specializzazione INDIRE è ormai pronto a partire. La pubblicazione del bando ufficiale – secondo quanto annunciato in un articolo Asset Scuola – è attesa entro pochi giorni, segnando un passo decisivo verso la formazione dei docenti per il sostegno. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha recentemente presentato i decreti che regolano questi percorsi, destinati a due specifiche categorie di insegnanti:
- Docenti con almeno tre anni di servizio su posto di sostegno negli ultimi cinque anni.
- Docenti con titolo di specializzazione conseguito all’estero, in attesa del riconoscimento in Italia.
L’obiettivo del percorso è quello di offrire una formazione qualificata e conforme agli standard nazionali, necessaria per garantire un sostegno efficace agli studenti con disabilità.
Specializzazione per docenti con tre anni di servizio su sostegno
Tra i destinatari del nuovo bando vi sono i docenti che abbiano prestato servizio per almeno tre anni su posti di sostegno, anche in maniera non continuativa, presso scuole statali o paritarie. Per l’ammissione è richiesto che ogni anno sia valido ai fini del conteggio, ovvero che comprenda almeno 180 giorni o che il servizio sia stato prestato in modo continuativo dal 1° febbraio fino al termine dell’anno scolastico.
È inoltre indispensabile possedere un titolo di studio abilitante all’insegnamento nel grado scolastico di riferimento. I candidati in possesso dei requisiti potranno accedere ai percorsi di specializzazione promossi da INDIRE o dalle Università, scegliendo liberamente l’ente presso cui iscriversi.
In caso di un numero di domande superiore ai posti disponibili, sarà stilata una graduatoria basata sul numero di anni di servizio. In caso di parità, verrà privilegiato il candidato anagraficamente più giovane.
Percorso per docenti con titolo estero in fase di riconoscimento
Il nuovo bando apre le porte anche ai docenti che hanno conseguito un titolo di specializzazione all’estero e che hanno presentato istanza di riconoscimento in Italia. Il requisito principale è che la domanda risulti ancora pendente o soggetta a contenzioso, per mancata conclusione entro i termini previsti.
Anche in questo caso, i percorsi saranno erogati da INDIRE o dalle Università, e mirano a garantire una formazione professionalizzante in linea con i criteri del sistema scolastico italiano. Questi percorsi permetteranno di ottenere un titolo valido a tutti gli effetti, offrendo un’opportunità concreta di inserimento nel sistema educativo nazionale.
La specializzazione diventa requisito obbligatorio
Il Ministero dell’Istruzione ribadisce una posizione netta: la specializzazione sul sostegno diventa un requisito imprescindibile. Senza tale qualifica, i docenti non potranno più accedere ad incarichi stabili né essere convocati dalle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS) sui posti di sostegno.
Si tratta di una svolta importante, che punta a garantire una maggiore qualità dell’insegnamento e una reale inclusione per gli alunni con disabilità. Il nuovo percorso INDIRE, in questo contesto, rappresenta un’occasione strategica per uniformare la formazione dei docenti e rafforzare le competenze didattiche nel campo del sostegno.