Personale scolastico all'estero 2025/26: ecco il contingente, focus sui 'posti congelati'
Definito il contingente dei posti destinati al personale scolastico italiano all’estero nel 2025/26. Novità, Piano Mattei e le richieste sindacali.


Definito il contingente per il personale scolastico da destinare all’estero per l’anno scolastico 2025/2026: saranno 668 i posti effettivi. La comunicazione è arrivata a seguito dell’incontro tenutosi venerdì 18 aprile tra i rappresentanti del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) e le organizzazioni sindacali, tra cui la CISL Scuola.
Programmazione del personale scolastico da assegnare alle istituzioni italiane nel mondo
L’incontro, organizzato con l’Ufficio V DGDP del MAECI, ha avuto come oggetto la programmazione del personale scolastico da assegnare alle istituzioni italiane nel mondo, secondo quanto previsto dall’articolo 18 del Decreto Legislativo n. 64/2017. Il contingente totale previsto è di 674 unità, ma a causa di 22 soppressioni e del mancato accoglimento della maggior parte delle richieste di nuovi posti (solo 16 su 68 approvate), i posti effettivi scendono a 668 unità disponibili.
Posti congelati e nuovi inserimenti legati al Piano Mattei
Nel corso del confronto, la CISL Scuola ha richiesto chiarimenti sulle motivazioni alla base delle scelte effettuate dall’amministrazione, in particolare riguardo ai cosiddetti "posti congelati", ovvero posizioni che, pur previste, non risultano immediatamente attive. Tra i criteri utilizzati per la selezione delle nuove istituzioni, il Ministero ha evidenziato l’aderenza ai bisogni formativi delle scuole italiane all’estero e l’applicazione del Piano Mattei, il programma strategico del Governo italiano che coinvolge anche il settore della formazione in alcuni paesi africani individuati come “pilota”.
L'attuazione del Piano Mattei rappresenta una leva fondamentale per l’espansione dell’offerta educativa italiana nel mondo. In particolare, si punta a rafforzare la presenza delle scuole italiane nei paesi in via di sviluppo, contribuendo così alla cooperazione culturale e alla diffusione della lingua italiana.
Verso una revisione normativa per garantire stabilità
La CISL Scuola ha sottolineato la necessità di avviare una rivisitazione normativa e contrattuale che consenta di rendere il contingente più stabile nel tempo, favorendo la continuità didattica e gestionale nelle scuole italiane all’estero. Secondo il sindacato, il sistema attuale richiede interventi strutturali e politiche di lungo periodo in grado di valorizzare il ruolo delle istituzioni educative italiane nel panorama internazionale.
In vista delle prossime sessioni contrattuali, il sindacato auspica un potenziamento del sistema scolastico italiano all’estero, con risposte concrete alle richieste degli operatori e una pianificazione che tenga conto delle evoluzioni geopolitiche e culturali in atto.
Continuità e qualità al centro del sistema educativo italiano nel mondo
Garantire una presenza educativa stabile e qualificata rappresenta un obiettivo strategico per l’Italia. Le scuole italiane all’estero non solo promuovono la cultura e la lingua italiana, ma svolgono anche un ruolo fondamentale nella costruzione di relazioni internazionali e nello sviluppo delle competenze globali delle nuove generazioni. Per questo motivo, è essenziale che la definizione del contingente venga accompagnata da politiche di supporto e investimenti mirati, anche attraverso strumenti come il Piano Mattei e le future riforme contrattuali.