Piano Nazionale per la Cultura della Legalità: la richiesta del CNDDU a Valditara

Dopo il grave episodio di violenza a Napoli, si invoca un Piano Nazionale per la Cultura della Legalità che rimetta la scuola al centro.

A cura di Scuolalink Scuolalink
16 ottobre 2025 07:14
Piano Nazionale per la Cultura della Legalità: la richiesta del CNDDU a Valditara - Coordinamento Nazionale Docenti
Coordinamento Nazionale Docenti
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Un quindicenne accoltellato a Napoli scuote le coscienze e impone una riflessione urgente. L'episodio evidenzia la necessità di un Piano Nazionale per la Cultura della Legalità che agisca con prevenzione ed educazione per contrastare la deriva di violenza tra i giovani.

Napoli, studente accoltellato davanti a scuola: chiesto a Valditara un Piano Nazionale per la Cultura della Legalità

Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani esprime profonda costernazione per il grave episodio di violenza avvenuto in via San Sebastiano, nel cuore di Napoli, dove un quindicenne è stato accoltellato da un gruppo di coetanei nei pressi della propria scuola. Un fatto che scuote le coscienze e impone una riflessione urgente sulla deriva di aggressività e disagio che attraversa il mondo giovanile.

Ancora una volta, la violenza si manifesta laddove dovrebbero regnare la fiducia, il dialogo e la crescita condivisa. La scuola, presidio di cultura e legalità, si ritrova troppo spesso a fare da argine solitario contro fenomeni complessi che affondano le radici nel degrado sociale, nell’indifferenza e nella povertà educativa.

Il CNDDU rivolge un forte appello al Ministro dell’Istruzione e del Merito, prof. Giuseppe Valditara, affinché la scuola torni al centro delle politiche di contrasto alla violenza giovanile e alla dispersione scolastica. È indispensabile un piano nazionale organico che potenzi i percorsi di educazione alla legalità, alla convivenza civile e alla responsabilità personale, restituendo alla scuola la sua funzione più autentica: formare cittadini consapevoli e solidali.

Non si può pensare di contenere la violenza solo con l’inasprimento delle sanzioni. Occorre agire prima, con la forza dell’educazione, della prevenzione e dell’ascolto. Serve una scuola capace di includere, di accogliere i fragili, di riconoscere i segnali di disagio prima che si trasformino in devianza. Per questo, chiediamo che vengano potenziati i servizi di supporto psicologico, le attività extracurriculari, i laboratori di cittadinanza e i progetti contro la dispersione scolastica, in sinergia con famiglie, enti locali e associazioni del territorio.

Chiediamo al Ministro Valditara di promuovere un “Piano Nazionale per la Cultura della Legalità”, da attuare in tutte le scuole italiane, affinché la sicurezza non sia solo vigilanza esterna, ma educazione interiore, consapevolezza e responsabilità. La legalità non è una materia, è un modo di vivere, un valore che si apprende con l’esempio, la parola e la coerenza.

La cultura della legalità non si insegna una volta l’anno, ma si costruisce giorno dopo giorno, attraverso relazioni educative autentiche, esempi coerenti e un clima scolastico fondato sul rispetto reciproco. Ogni studente deve sentirsi parte di una comunità che lo riconosce, lo guida e gli offre alternative alla strada e alla solitudine.

Il CNDDU esprime vicinanza al giovane ferito, alla sua famiglia e alla comunità scolastica dell’Istituto “Casanova”, che ha reagito con tempestività e solidarietà. Trasformiamo questo episodio in un monito e in un punto di ripartenza: la scuola non può essere spettatrice del disagio, ma protagonista del cambiamento sociale.

Solo investendo in educazione, legalità e inclusione potremo restituire ai nostri ragazzi il diritto di crescere in sicurezza, libertà e dignità.

prof. Romano Pesavento, presidente CNDDU

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