PNRR istruzione: fondi bloccati e ritardi per la scuola

La Fondazione Agnelli evidenzia criticità nel PNRR istruzione: spesa ferma al 36% e obiettivi a rischio per università e scuole.

20 dicembre 2025 16:30
PNRR istruzione: fondi bloccati e ritardi per la scuola - Fondazione Agnelli
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Il recente report della Fondazione Agnelli rivela che il PNRR istruzione procede a rilento. Con solo il 36,6% delle risorse erogate, si teme per il completamento dei progetti entro il 2026. L'analisi segnala una scarsa velocità di spesa che preoccupa l'intero settore educativo nazionale e i relativi stakeholder istituzionali.

Stato di avanzamento della spesa nel Pnrr istruzione

Al 14 ottobre 2025, i dati indicano che la spesa per l'istruzione è al 36,6%, un valore inferiore alla media nazionale. Tra giugno e ottobre, l'incremento registrato è stato solo del 2,3%. La Fondazione Agnelli definisce questo quadro preoccupante, dato che mancano solo otto mesi alla scadenza finale del piano. Risulta quindi fondamentale potenziare il supporto tecnico-amministrativo per accelerare i flussi finanziari verso i comuni. Senza una decisa semplificazione delle procedure, il rischio di perdere i fondi diventa concreto per molti enti locali responsabili dell'innovazione.

Ambiti positivi e criticità delle residenze universitarie

Mentre le borse di studio hanno raggiunto il 98% di attuazione, altri settori strategici mostrano ritardi evidenti. Il piano Scuola 4.0 si attesta al 62%, ma il problema maggiore riguarda gli alloggi per studenti. Nonostante il target sia stato dimezzato a 30.000 posti, i pagamenti sono fermi. I punti chiave del monitoraggio includono:

  • L'edilizia scolastica ferma al 45% della spesa prevista.

  • Assenza di pagamenti per le residenze universitarie.

  • Necessità di interventi infrastrutturali rapidi. Questa dicotomia tra impegni e pagamenti reali frena lo sviluppo dei servizi per il diritto allo studio.

Prospettive future per il sistema educativo italiano

Il direttore Andrea Gavosto avverte che il fallimento dei progetti comprometterebbe i servizi scolastici del futuro. Per scongiurare il definanziamento, è necessario affrontare le disuguaglianze territoriali che limitano l'accesso alle risorse, specialmente nel Mezzogiorno. Il piano rappresenta un'occasione irripetibile per rinnovare laboratori e infrastrutture, ma il tempo stringe. Occorre una gestione dei fondi più dinamica per garantire l'innovazione pedagogica, proteggendo gli investimenti destinati alle nuove generazioni che attendono strutture moderne, sicure e funzionali in tutta Italia.

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