Programma Annuale 2026: proroga di 45 giorni per le scuole
Programma Annuale 2026: la proroga di 45 giorni per le scuole semplifica gli adempimenti contabili e finanziari.
La recente nota ministeriale del 18 novembre stabilisce una proroga di 45 giorni per la scadenza relativa al Programma Annuale 2026 delle istituzioni scolastiche. Questa misura è stata adottata dal Ministero dell'Istruzione e del Merito (MIM), in accordo con il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), per far fronte alle difficoltà operative rappresentate dalle scuole, gravate da un sovraccarico di adempimenti amministrativo-contabili legati, in particolare, ai progetti del PNRR e ad altre linee di finanziamento.
Cos'è il Programma Annuale
Il Programma Annuale rappresenta il documento fondamentale di previsione finanziaria con cui ogni istituzione scolastica pianifica entrate e uscite per l'esercizio successivo, in piena coerenza con il Piano Triennale dell'Offerta Formativa (PTOF). La proroga offre un margine temporale prezioso per garantire l'accuratezza e l'allineamento del documento.
Il Programma Annuale dunque è il fulcro della gestione finanziaria delle istituzioni scolastiche statali, delineando la programmazione economica per l'anno di riferimento e allineandosi agli obiettivi educativi definiti nel PTOF e alle disposizioni normative vigenti, in particolare l'articolo 5 del D.I. 129/2018. I termini ordinari per la sua elaborazione e approvazione prevedono una scansione temporale ben definita: la proposta deve essere presentata al consiglio di istituto entro il 30 novembre dell’anno precedente a quello di riferimento e la successiva delibera deve avvenire entro il 31 dicembre, salvo eventuali modifiche o proroghe decise dall’amministrazione centrale.
Negli anni più recenti, l'amministrazione, in collaborazione con il MEF, ha riconosciuto la necessità di intervenire con proroghe straordinarie dei termini, in virtù del notevole aumento degli adempimenti amministrativo-contabili che gravano sulle segreterie scolastiche, dovuti in larga parte all'implementazione dei progetti finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e da numerose altre fonti di finanziamento aggiuntive. La nota ministeriale ha quindi stabilito lo slittamento dei termini per il Programma Annuale 2026 accogliendo le richieste e le segnalazioni pervenute dalle scuole e dalle organizzazioni sindacali del comparto istruzione, che hanno evidenziato le difficoltà operative generate dal cumulo di scadenze amministrative concentrate in questo periodo dell'anno scolastico.
Le nuove scadenze per l'approvazione del documento contabile
La proroga dei termini per il Programma Annuale 2026, disposta tramite la nota del Dipartimento per le Risorse, l’organizzazione e l’innovazione digitale, incide direttamente sulle tempistiche stabilite dall'articolo 5 del D.I. 129/2018, offrendo alle istituzioni scolastiche la possibilità di una pianificazione più distesa e accurata in un momento di intensa attività amministrativa. L'intervento ministeriale ricalca uno schema già applicato con successo per l'esercizio 2025, garantendo un periodo più ampio, quantificato in 45 giorni, per tutti i passaggi procedurali essenziali, dalla predisposizione del documento fino alla sua approvazione definitiva da parte degli organi collegiali, e si applica in modo uniforme a tutte le scuole statali.
I nuovi termini di scadenza per l'anno finanziario 2026 sono così ridefiniti:
La predisposizione del Programma Annuale e della relativa relazione illustrativa deve avvenire entro il 15 gennaio 2026;
Entro la stessa data del 15 gennaio 2026, i documenti devono essere sottoposti all'esame dei revisori dei conti per l'emissione del parere di regolarità;
I revisori dei conti sono chiamati a esprimere il proprio parere entro il 15 febbraio 2026;
Il Consiglio d’Istituto è tenuto a deliberare per l’approvazione del Programma Annuale entro e non oltre il 15 febbraio 2026;
È importante sottolineare che la delibera di approvazione da parte del Consiglio d’Istituto può essere adottata anche nel caso in cui, per ragioni non dipendenti dalla scuola, non sia stato ancora acquisito il parere dei revisori dei conti, decorso il termine stabilito.
Implicazioni operative e quadro normativo invariato
La dilazione dei termini per il Programma Annuale 2026 offre benefici immediati sull'organizzazione interna degli uffici di segreteria e sul lavoro dei Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA), che possono ora procedere a una più efficace rimodulazione del calendario interno delle attività contabili e a una più attenta raccolta dei fabbisogni e dei dati dai referenti dei diversi progetti, inclusi quelli PNRR. Questo margine temporale aggiuntivo permette ai dirigenti scolastici di operare con maggiore serenità nell'integrazione delle assegnazioni comunicate dal MIM e di eventuali aggiornamenti di risorse provenienti dai diversi capitoli di finanziamento (come FMOF e altri fondi), garantendo un allineamento più accurato e una completa coerenza tra il documento di previsione finanziaria e la programmazione didattico-educativa espressa nel PTOF.
Sul piano strettamente procedurale, è fondamentale ricordare che rimangono invariati tutti i passaggi previsti dal D.I. 129/2018, il quale stabilisce la sequenza di predisposizione del Programma Annuale e della relazione illustrativa, la trasmissione ai revisori dei conti per il parere di regolarità e la successiva approvazione da parte del consiglio di istituto. Sebbene la proroga costituisca un prezioso strumento di alleggerimento del picco di adempimenti amministrativi di fine anno per le scuole, essa non modifica in alcun modo la natura e l'importanza del documento, che resta l'atto centrale di programmazione finanziaria e la condizione necessaria per l’effettiva attuazione delle attività e dei progetti previsti per l’anno 2026.