Rapporto INVALSI 2025: cala la dispersione, ma restano i divari

Il Rapporto INVALSI 2025 rivela un calo record della dispersione scolastica, ma evidenzia ancora forti divari territoriali e nuove sfide per la scuola.

09 luglio 2025 23:59
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Il Rapporto INVALSI 2025 evidenzia un netto calo della dispersione scolastica e un miglioramento nelle competenze in inglese. Tuttavia, persistono forti divari territoriali e un leggero aumento della dispersione implicita, delineando un quadro con luci e ombre per la scuola italiana.

Rapporto INVALSI 2025: un successo per il sistema scolastico

I dati del Rapporto INVALSI 2025, presentati il 9 luglio alla presenza del Ministro Giuseppe Valditara, mostrano un traguardo storico per l'Italia. La dispersione scolastica esplicita è scesa a un valore stimato tra l'8,3% e l'8,5%, raggiungendo in anticipo l'obiettivo europeo del 9% fissato per il 2030. Questo risultato, che coinvolge oltre 2,5 milioni di studenti, riflette una scuola sempre più inclusiva e capace di trattenere anche gli allievi più fragili.

Stabilità e nuove competenze

Nella scuola primaria si rileva una sostanziale stabilità delle competenze in italiano e matematica. Un dato particolarmente positivo riguarda il miglioramento delle competenze in inglese nella secondaria di primo grado. Una novità assoluta del 2025 è la rilevazione delle competenze digitali degli studenti del secondo anno delle superiori, basata sul framework europeo DIGCOMP 2.2. I risultati sono incoraggianti, con un posizionamento degli studenti tra il livello intermedio e avanzato.

Le ombre: divari territoriali e dispersione implicita

Nonostante i progressi, persistono significative criticità. I divari territoriali rimangono marcati, con le regioni del Mezzogiorno (Calabria, Sicilia e Sardegna in testa) che mostrano risultati inferiori alla media nazionale. Si osserva inoltre un leggero aumento della dispersione scolastica implicita, ovvero degli studenti che, pur terminando il percorso di studi, non raggiungono le competenze di base. A questo si aggiunge una diminuzione delle eccellenze.

Personalizzazione come chiave del successo

L'analisi del rapporto suggerisce che la strada maestra è la personalizzazione degli apprendimenti. Interventi mirati come quelli del PNRR e di Agenda Sud, calibrati sulle esigenze delle singole scuole, si dimostrano più efficaci delle misure generalizzate. Sostenere gli studenti in difficoltà e valorizzare le eccellenze attraverso strategie differenziate diventa cruciale per il successo formativo di tutti.

La notizia in sintesi....

Il Rapporto INVALSI 2025 offre un quadro complesso: se da un lato si celebra la storica riduzione della dispersione scolastica esplicita, dall'altro emergono la persistenza dei divari territoriali e la necessità di interventi mirati per sostenere sia le fragilità che le eccellenze del sistema.

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