In vista dei referendum abrogativi dell’8 e 9 giugno 2025, cresce l’interesse non solo per i temi oggetto di voto, ma anche sul ruolo dello scrutatore, figura chiave nello svolgimento delle operazioni elettorali. I cittadini italiani saranno chiamati ad esprimersi su cinque quesiti proposti dalla Lega, ma molti stanno valutando anche la possibilità di partecipare attivamente come scrutatori di seggio.
Referendum di giugno 2025: i temi al centro del voto
I cinque referendum abrogativi previsti per l’8 e 9 giugno 2025 affronteranno temi di rilievo in ambito politico e sociale. I quesiti proposti riguardano:
- la cittadinanza italiana, con l’intento di agevolare il riconoscimento per i residenti stranieri;
- il Jobs Act, con l’obiettivo di eliminare alcune norme introdotte nel 2016;
- l’indennità di licenziamento nelle piccole imprese, proponendo modifiche alle tutele per i lavoratori;
- i contratti di lavoro a termine, con nuove regole per le proroghe e i rinnovi;
- la responsabilità solidale del committente negli appalti, che si vuole ripristinare nei casi di infortunio sul lavoro.
Questi argomenti toccano direttamente milioni di lavoratori e cittadini, rendendo la partecipazione al voto e all’organizzazione delle elezioni particolarmente importante.
Come diventare scrutatore per i referendum di giugno
Chi desidera diventare scrutatore di seggio elettorale deve essere iscritto all’Albo degli Scrutatori, disponibile presso ogni Comune. L’iscrizione è gratuita e si effettua una sola volta, con scadenza annuale fissata al 30 novembre. Tuttavia, in occasione di elezioni straordinarie, è possibile segnalare la propria disponibilità temporanea se già iscritti all’albo.
Per partecipare come scrutatore ai referendum dell’8 e 9 giugno 2025, occorre:
- essere già iscritti all’albo degli scrutatori;
- contattare l’ufficio elettorale comunale per comunicare la disponibilità;
- attendere la convocazione ufficiale, solitamente inviata alcune settimane prima del voto.
In molti Comuni italiani, la scelta degli scrutatori avviene tramite sorteggio, ma in altri si dà priorità a disoccupati, studenti e persone con basso reddito. È consigliabile segnalare la propria disponibilità entro i primi giorni di maggio, indicativamente entro il 4 maggio 2025.
Quanto guadagna uno scrutatore alle elezioni di giugno
Fare lo scrutatore di seggio non è solo un servizio alla collettività, ma anche un’opportunità di guadagno extra. Per i referendum del giugno 2025, si attende ancora la circolare ufficiale del Ministero dell’Interno con l’indicazione definitiva dei compensi. Tuttavia, in assenza di aggiornamenti, si applicherà la legge n. 62 del 16 aprile 2002.
Questa norma prevede:
- un compenso base di 104 euro per la giornata referendaria;
- un aumento di 22 euro per ciascun quesito aggiuntivo oltre il primo, fino a un massimo di cinque quesiti.
Nel caso specifico dei cinque referendum previsti, il compenso totale per ogni scrutatore potrebbe arrivare a 192 euro. In circa 400 Comuni, dove si svolgeranno anche le elezioni comunali, il compenso sarà più alto. In questi casi, per via della doppia consultazione, lo scrutatore percepirà 208 euro.
È importante sapere che il compenso è esente da tasse e viene corrisposto solitamente entro pochi giorni dalla chiusura delle operazioni di voto, tramite bonifico bancario o assegno circolare.