Riforma 4+2: Valditara presenta la risposta al mismatch lavorativo
La riforma 4+2 mira a contrastare il mismatch lavorativo. Un nuovo percorso per allineare le competenze tecniche alle esigenze del mercato del lavoro.
Il Ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha presentato la riforma 4+2 per gli istituti tecnici e professionali. L'obiettivo è contrastare il crescente mismatch lavorativo e rispondere alla previsione secondo cui, entro il 2027, quasi la metà delle posizioni lavorative resterà vacante per mancanza di competenze specifiche, allineando la formazione alle reali esigenze del mercato.
Un modello formativo che parte dalle eccellenze
L'annuncio della nuova strategia è avvenuto durante una visita alla scuola del libro di Urbino, un istituto che rappresenta un'eccellenza nell'utilizzo dei fondi del PNRR. Il Ministro ha lodato la capacità della scuola di valorizzare la tradizione artigianale e la creatività, definendola un modello da seguire. Questa visione intende coniugare l'innovazione tecnologica con la salvaguardia del patrimonio culturale italiano. La formazione di alta qualità, come quella riscontrata nelle Marche con un tasso di studenti eccellenti superiore alla media nazionale, diventa il punto di partenza per costruire percorsi professionalizzanti efficaci e capaci di generare valore.
Come funziona la nuova filiera tecnologico-professionale
La riforma introduce un percorso formativo strutturato in quattro anni di scuola superiore, seguiti da un biennio di specializzazione tecnica avanzata. Questo modello mira a creare una filiera diretta tra gli istituti tecnici e il mondo del lavoro, fornendo agli studenti competenze specializzate e immediatamente spendibili. Il biennio post-diploma sarà strettamente collegato alle imprese del territorio, garantendo una formazione pratica e mirata. L'obiettivo è formare figure professionali altamente qualificate che possano inserirsi con successo nel sistema produttivo nazionale, aumentando la competitività delle aziende e offrendo ai giovani concrete opportunità di carriera.
L'urgenza di colmare il gap tra domanda e offerta
L'intervento si è reso necessario a causa di dati allarmanti sul futuro del mercato del lavoro. Secondo le proiezioni, nel 2027 il 47% dei posti disponibili non sarà coperto per la mancanza di candidati con le qualifiche adeguate. Questo gap formativo rappresenta una seria minaccia per la crescita economica del Paese e per l'occupazione giovanile. La riforma 4+2 si configura quindi come una risposta strategica e strutturale per colmare questo divario, assicurando che l'offerta formativa sia in grado di soddisfare la domanda di professionalità proveniente dal tessuto imprenditoriale italiano.