Rimborsi fiscali 2025: stop ai versamenti per chi ha debiti a ruolo

Rimborsi fiscali 2025 bloccati per chi ha debiti a ruolo oltre 500€. Come funziona la compensazione e quali somme restano escluse.

23 maggio 2025 06:24
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Dal 2025, i contribuenti con debiti iscritti a ruolo non riceveranno automaticamente i rimborsi fiscali. Il nuovo Decreto Riscossione ha introdotto un meccanismo che blocca i pagamenti in presenza di cartelle esattoriali, salvo accettazione esplicita della compensazione volontaria tra crediti e debiti. Chi non aderisce vedrà il rimborso fiscale congelato fino a un anno.

Rimborsi fiscali bloccati per i contribuenti con cartelle esattoriali

Con l’articolo 16 del Decreto Legislativo n. 110/2024, il Governo ha modificato l’articolo 28-ter del DPR 602/1973, cambiando le regole per la compensazione tra rimborsi fiscali e cartelle esattoriali.

Il nuovo sistema prevede che, prima di erogare un rimborso, il Fisco verifichi l’eventuale presenza di debiti a ruolo superiori a 500 euro. Se rileva cartelle non pagate, l’Agenzia propone al contribuente una compensazione volontaria tra il credito fiscale e i debiti pendenti.

Come funziona la compensazione volontaria nel 2025

Il Fisco individua i crediti fiscali del contribuente e, se rileva debiti a ruolo, informa l’agente della riscossione. Quest’ultimo invia una proposta di compensazione al contribuente, che ha 60 giorni di tempo per accettarla.

Durante questi 60 giorni:

  • L’azione di riscossione viene sospesa
  • Il contribuente può scegliere se estinguere i debiti usando il rimborso

Se il contribuente accetta, il sistema utilizza il credito per coprire le cartelle. Se il rimborso supera il debito, il Fisco versa la differenza. Se invece il contribuente rifiuta la proposta, il rimborso resta bloccato fino al 31 dicembre dell’anno successivo, periodo durante il quale l’agente della riscossione può avviare azioni esecutive.

Rimborsi fiscali sotto i 500 euro: niente blocco né verifiche

La nuova procedura non si applica ai rimborsi fiscali inferiori a 500 euro. In questi casi, l’Agenzia delle Entrate non controlla la presenza di debiti a ruolo e procede con l’erogazione immediata del rimborso.

Questo significa che i mini rimborsi fiscali restano esclusi dalla procedura di compensazione e non subiscono ritardi o sospensioni.

Cosa cambia rispetto al passato

Prima della riforma, se il contribuente non accettava la compensazione, l’INPS o l’Agenzia delle Entrate riprendevano subito la riscossione, addebitando anche le spese procedurali.

Con il nuovo sistema introdotto dal Decreto Riscossione, il rimborso si blocca automaticamente fino a fine anno, ma le spese procedurali non si applicano durante la fase di sospensione.

come devono agire i contribuenti per ricevere i rimborsi fiscali

Se hai debiti a ruolo e attendi un rimborso fiscale superiore a 500 euro, dovrai accettare la compensazione volontaria proposta dal Fisco per ricevere l’importo spettante. In caso contrario, il rimborso verrà sospeso fino a dicembre dell’anno successivo, in attesa di eventuali azioni esecutive.

Per evitare ritardi, verifica subito la tua posizione fiscale e valuta se accettare la compensazione. Se il tuo rimborso è inferiore a 500 euro, invece, riceverai il pagamento senza alcun controllo.