In vista del prossimo tavolo di confronto con l’Aran previsto per il 28 maggio, il sindacato Anief ribadisce le proprie richieste per il rinnovo del CCNL 2022/24. Tra le priorità indicate dal presidente Marcello Pacifico figurano l’adeguamento degli stipendi del personale della Scuola, dell’Università e della Ricerca, l’introduzione di indennità specifiche per servizi particolari e la distribuzione dei buoni pasto anche ai dipendenti del comparto istruzione. Nonostante le incertezze politiche, Anief sottolinea la necessità di garantire pari dignità contrattuale rispetto agli altri comparti pubblici.
Il confronto sul potere d’acquisto: Italia in ritardo su stipendi e welfare rispetto all’UE
Anief evidenzia il divario tra il potere d’acquisto dei lavoratori italiani e quello dei colleghi europei. Secondo i dati citati dal sindacato, nel 2023 il reddito netto medio di un lavoratore single senza figli nell’Unione Europea si è attestato a 27.500 PPS, mentre in Italia si è fermato a 24.000 PPS, segnando un ritardo del 15%. Questo scarto, aggravato dall’elevata pressione fiscale, riduce la competitività dei salari italiani rispetto al costo della vita. Anief sottolinea inoltre come in alcuni casi un aumento dello stipendio lordo possa tradursi paradossalmente in una riduzione del reddito netto, a causa delle attuali aliquote fiscali.
Le proposte di Anief: fondi per indennità, formazione e buoni pasto nel CCNL 2022/24
Per colmare le lacune retributive e migliorare le condizioni di lavoro, Anief propone la creazione di un fondo per la formazione continua e di un fondo per la continuità didattica, destinato a finanziare indennità di trasferta e buoni pasto. Il sindacato chiede inoltre di rivedere la destinazione delle risorse del fondo MOF, come già avvenuto nel precedente CCNL, per supportare queste misure. Tra le proposte anche l’utilizzo dei risparmi derivanti dal dimensionamento scolastico per rafforzare le indennità dei Dsga e l’impiego delle economie generate dalle ex progressioni economiche per migliorare le retribuzioni del personale ATA.
Verso il rinnovo contrattuale: scenari futuri e prospettive di incremento salariale fino al 2030
Anief insiste sull’urgenza di destinare maggiori risorse ai lavoratori più fragili, con particolare attenzione ai precari. In questo contesto, la recente sentenza della Corte di Cassazione del 7 marzo, che ha dichiarato illegittima l’abolizione del primo gradone stipendiale, rappresenta un punto di riferimento importante. Pacifico ricorda che la firma del CCNL 2022-2024 potrebbe aprire la strada a nuove trattative già dal triennio 2025-2027, con un possibile aumento di 150 euro lordi mensili e ulteriori incrementi di pari entità per il periodo 2028-2030, raggiungendo così un potenziale incremento complessivo di 450 euro lordi entro il 2030.
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