Riscatto laurea: 900 euro per andare in pensione a 60 anni per ATA e docenti

Riscatto laurea a 900 euro l’anno: il ddl Bucalo propone pensione anticipata a 60 anni per docenti, dirigenti e personale scolastico.

10 settembre 2025 07:30
Riscatto laurea: 900 euro per andare in pensione a 60 anni per ATA e docenti - Riscatto della Laurea
Riscatto della Laurea
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Il nuovo disegno di legge Bucalo propone un riscatto laurea agevolato per docenti, dirigenti e personale Ata a soli 900 euro l’anno. L’obiettivo è favorire l’accesso alla pensione anticipata a partire dai 60 anni, contrastando il burnout e valorizzando la formazione come parte integrante del percorso previdenziale.

Il disegno di legge Bucalo e i benefici previsti

Il ddl 1413 del 2025, nato da una petizione dell’Anief con quasi 120mila firme, mira a introdurre un riscatto laurea con aliquota agevolata al 5%. Questo permetterebbe a circa 1,2 milioni di lavoratori del comparto scuola e ricerca di riscattare gli anni universitari con un costo simbolico di 900 euro per ciascun anno, contro i circa 6.000 richiesti oggi. L’obiettivo principale è prevenire il burnout tra insegnanti e personale scolastico, consentendo un’uscita anticipata a 60 anni, oltre a riconoscere il valore della formazione accademica anche sul piano previdenziale.

Come funzionerebbe la pensione a 60 anni

Con il riscatto agevolato, un docente con laurea quinquennale potrebbe riscattare 5 anni di studi universitari al costo complessivo di 4.500 euro. Ciò permetterebbe di raggiungere i requisiti contributivi necessari in anticipo: poco più di 37 anni per gli uomini e 36 anni per le donne. In questo modo, l’Assegno pensionistico sarebbe più facilmente accessibile già a 60 anni, trasformando il riscatto della laurea in uno strumento decisivo per ridurre i tempi di permanenza in servizio e favorire un ricambio generazionale nel settore scolastico.

Un riscatto laurea agevolato per anticipare la pensione e ridurre il burnout nel settore scuola

Il ddl Bucalo introduce un riscatto laurea fortemente agevolato, pensato per consentire la pensione anticipata a 60 anni nel comparto scuola. Si tratta di una misura strutturale che non solo facilita l’uscita dal lavoro a chi ha accumulato anni di contributi, ma risponde anche alle crescenti esigenze del personale scolastico, spesso soggetto a carichi di lavoro intensi e stress elevato. Consentire il riscatto degli anni universitari a costi ridotti valorizza concretamente la formazione accademica, riconoscendo l’impegno dei docenti e del personale Ata come parte integrante del percorso previdenziale.

Inoltre, questa misura contribuisce a migliorare l’equilibrio tra vita lavorativa e pensionistica, offrendo la possibilità di anticipare il pensionamento a chi desidera ridurre il rischio di burnout e di preservare la qualità della propria attività professionale. Il ddl, dunque, non è solo uno strumento previdenziale, ma anche un intervento di politica sociale che valorizza la professionalità del personale scolastico e favorisce un ricambio generazionale all’interno delle scuole.

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