Nel corso dell’inaugurazione dell’anno accademico del Centro internazionale di formazione dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) a Torino, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ribadito come la giustizia sociale rappresenti una condizione imprescindibile per garantire pace, stabilità e progresso. Richiamando le origini dell’OIL nel periodo successivo alla Prima guerra mondiale, il Capo dello Stato ha sottolineato come salari equi, protezione sociale e libertà sindacale siano elementi centrali per una pace duratura. L’idea alla base dell’OIL – ha affermato Mattarella – resta oggi di estrema attualità, in un mondo dove nuove disuguaglianze e marginalizzazioni rischiano di minare l’equilibrio globale.
La Costituzione italiana e il ruolo centrale del lavoro: i salari equi al centro dei temi
Mattarella ha ricordato come la Costituzione italiana fondi la Repubblica sul lavoro, considerandolo al contempo strumento di realizzazione personale e leva fondamentale di giustizia sociale. Valori che si ritrovano pienamente nell’azione dell’OIL, il cui impegno per il lavoro dignitoso mira a garantire uguaglianza, libertà e sicurezza a lavoratrici e lavoratori in tutto il mondo. Il Presidente ha evidenziato la necessità di un quadro globale di riferimento capace di tutelare i diritti dei lavoratori in un contesto in continua trasformazione, sottolineando la forza del modello tripartito dell’OIL, che riunisce governi, lavoratori e datori di lavoro in un dialogo costruttivo volto a trovare soluzioni condivise alle sfide globali.
Migrazioni, diseguaglianze e giustizia globale
Nel suo intervento, il Presidente ha affrontato anche il tema delle migrazioni, spesso legate alla mancanza di accesso a un lavoro degno. Mattarella ha ribadito che il contrasto alle diseguaglianze passa attraverso politiche sociali inclusive e opportunità occupazionali eque, da garantire a livello internazionale. La giustizia sociale, ha affermato, non può essere un obiettivo riservato a singoli contesti nazionali, ma deve costituire una priorità globale per assicurare convivenza pacifica e sviluppo. In questo quadro, il ruolo delle Nazioni Unite, con la loro presenza qualificata anche in Italia, assume un valore strategico come unica vera organizzazione universale capace di tutelare la coesistenza tra popoli e Stati.
Intelligenza artificiale e formazione: le sfide del lavoro del futuro
Un passaggio importante del discorso è stato dedicato all’intelligenza artificiale, definita dal Presidente come una delle principali sfide della transizione digitale in corso. In un’epoca in cui le tecnologie modificano profondamente il mercato del lavoro e la struttura stessa della società, il Centro dell’OIL di Torino può diventare un laboratorio d’eccellenza per la formazione delle competenze necessarie. Mattarella ha evidenziato come solo un approccio etico e responsabile all’innovazione possa trasformare l’IA in uno strumento utile a promuovere lavori più equi, in linea con i principi fondamentali della giustizia sociale. La formazione, ha concluso, non è più un’opzione ma un’esigenza per affrontare il cambiamento con consapevolezza e inclusività.
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