Sciopero generale 20 giugno: stop in tutti i settori pubblici e privati [Avviso]
Il 20 giugno 2025 sciopero generale nazionale in tutti i settori pubblici e privati. Coinvolti scuola e funzioni centrali. Assicurati i servizi essenziali.

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Il 20 giugno 2025 è stato proclamato uno sciopero generale nazionale che interesserà tutti i settori pubblici e privati per l'intera giornata. La mobilitazione, indetta da diverse sigle sindacali, coinvolgerà anche il comparto delle Funzioni Centrali e quello dell'Istruzione.
Le sigle sindacali e la proclamazione dello Sciopero generale
L'avviso di mobilitazione, diffuso anche dal Ministero dell'Istruzione e del Merito (MIM), conferma l'agitazione promossa dalle organizzazioni sindacali SI COBAS, SGB, CUB e USB. Alla protesta hanno inoltre aderito i sindacati S.B.M. (Sindacato di Base Multicategoriale), FI-SI e FLAI, ampliando la platea dei lavoratori coinvolti nello sciopero nazionale che si estende a tutte le categorie del pubblico e del privato.
Garanzia dei servizi pubblici essenziali
Lo sciopero si svolgerà nel rispetto della normativa vigente sui servizi pubblici essenziali. Come previsto dalla Legge 146 del 12 giugno 1990, saranno garantite le prestazioni indispensabili per non pregiudicare i diritti fondamentali dei cittadini. L'astensione dal lavoro è quindi subordinata a precise limitazioni, che tengono conto anche di eventuali esenzioni per territori colpiti da calamità naturali o interessati da consultazioni elettorali.
Sciopero generale: gli obblighi per le amministrazioni pubbliche
In conformità con l'articolo 5 della Legge 146/90, le amministrazioni pubbliche sono tenute ad adempiere a specifici obblighi. Tra questi, vi è la rilevazione precisa del personale che aderisce allo sciopero, con la conseguente trattenuta sulla retribuzione commisurata alla durata dell'astensione, anche se parziale. Tale procedura è un atto dovuto per documentare l'adesione alla mobilitazione.
Comunicazione dei dati di adesione
Tutte le amministrazioni coinvolte hanno l'obbligo di comunicare in modo tempestivo i dati di partecipazione allo sciopero. Le informazioni raccolte, relative al numero di scioperanti e alle ore di astensione, dovranno essere trasmesse al Dipartimento della Funzione Pubblica. Questa comunicazione è fondamentale per il monitoraggio dell'impatto della mobilitazione e per le statistiche ufficiali.