Scuola in ospedale e istruzione domiciliare: linee guida dell’USR Sicilia
Indicazioni operative e normative dell'USR Sicilia su Scuola in ospedale e Istruzione domiciliare per garantire il diritto allo studio agli studenti fragili.
L’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia ha diffuso un documento utile a chiarire modalità e riferimenti normativi relativi alla Scuola in ospedale (SIO) e all’Istruzione domiciliare (ID), due strumenti fondamentali per assicurare la continuità didattica agli alunni impossibilitati a frequentare regolarmente per motivi di salute. Il riepilogo affronta i principali aspetti operativi, rispondendo ai dubbi più frequenti delle istituzioni scolastiche e valorizzando il ruolo della rete educativa anche in contesti di fragilità.
Scuola in ospedale: continuità formativa durante il ricovero
La "Scuola in ospedale" si rivolge agli studenti ricoverati in strutture sanitarie dotate di sezioni scolastiche. In questi contesti, la didattica viene svolta in coordinamento con la scuola di provenienza, che riconosce formalmente le attività svolte durante la degenza. Questo modello permette di preservare la regolarità del percorso scolastico, evitando che la malattia diventi anche motivo di esclusione educativa.
Gli insegnanti ospedalieri, purché in possesso delle necessarie abilitazioni, possono adattare il loro insegnamento alle necessità specifiche degli alunni, anche coprendo materie differenti dalla propria. La documentazione didattica prodotta durante il ricovero viene trasmessa alla scuola d’origine in corrispondenza delle dimissioni o delle verifiche periodiche. È importante sottolineare che i giorni di degenza coperti da attività didattica non si considerano assenze e contribuiscono a pieno titolo alla validità dell’anno scolastico.
Istruzione domiciliare: flessibilità e supporto per gli studenti a casa
L’istruzione domiciliare rappresenta una risposta concreta per gli alunni affetti da patologie gravi certificate che impediscono la frequenza in aula. Questo servizio può essere attivato in qualsiasi momento dell’anno scolastico, senza la necessità di un precedente ricovero. Il dirigente scolastico elabora il progetto educativo in accordo con la famiglia, tenendo conto delle indicazioni mediche ricevute.
Anche se la scuola può avviare subito il percorso, il progetto va comunque trasmesso all’Ufficio Scolastico Regionale e alla scuola polo regionale per verifica e supporto. L’autorizzazione dei fondi è legata alle risorse disponibili su base annua; in alcuni casi, la scuola può dover contribuire alle spese. Le lezioni domiciliari si svolgono alla presenza di un genitore o adulto delegato, che firma il registro delle attività giornaliere. Nei casi più delicati, in cui la patologia non consenta contatti diretti, è possibile ricorrere alla didattica digitale integrata (DDI).
Requisiti, modalità e documentazione per l’attivazione dei servizi
Per richiedere l’attivazione della Scuola in ospedale o dell’Istruzione domiciliare, la famiglia deve presentare:
- una domanda formale alla scuola;
- una certificazione sanitaria, rilasciata da strutture ospedaliere pubbliche o servizi sanitari nazionali, che attesti la necessità di assenza per un periodo non inferiore a 30 giorni e l’idoneità all’istruzione a domicilio;
- un’informativa sul trattamento dei dati personali.
Se il percorso educativo deve proseguire oltre i termini indicati inizialmente, è obbligatorio aggiornare sia il progetto didattico che il certificato medico. Inoltre, le scuole sono invitate a predisporre nel PTOF un format predefinito per agevolare la rapida attivazione dei percorsi, riducendo tempi burocratici e facilitando l’intervento tempestivo.
Infine, per i casi di ricovero in strutture sanitarie prive di sezione scolastica, la scuola di appartenenza – o, se necessario, istituti vicini – possono organizzare l’attività educativa secondo modalità simili all’istruzione domiciliare, mediante accordi diretti tra dirigenti scolastici.