Scuole montane: il Consiglio di Stato fissa un limite alla chiusura degli istituti

Il Consiglio di Stato tutela le scuole montane: chiusura possibile solo in casi eccezionali, per garantire istruzione e coesione nei territori alpini.

06 aprile 2025 11:27
Scuole montane: il Consiglio di Stato fissa un limite alla chiusura degli istituti - Sentenza Consiglio di Stato
Sentenza Consiglio di Stato
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Con la sentenza n. 2202 del 2025, il Consiglio di Stato ha ribadito un principio fondamentale: le scuole montane possono chiudere solo in casi del tutto eccezionali. La decisione risponde alla necessità di garantire il diritto allo studio nelle aree interne e meno accessibili, salvaguardando al contempo il tessuto sociale e culturale delle comunità montane.

Scuole montane sotto esame

Nel caso esaminato, il Consiglio di Stato ha preso in esame la soppressione di un istituto scolastico collocato in un comune di montagna. I giudici hanno sottolineato che la normativa di settore riconosce il valore particolare di questi contesti territoriali. Le scuole in montagna non svolgono solo una funzione educativa: rappresentano un presidio fondamentale per la coesione sociale e per il contrasto allo spopolamento.

Il riferimento alla Costituzione: l’articolo 44

Il Collegio giudicante ha richiamato espressamente l’articolo 44 della Costituzione italiana, che prevede “provvedimenti a favore delle zone montane”. Questo principio ispira tutte le politiche pubbliche che mirano a colmare il divario tra territori centrali e periferici. Chiedere ai bambini e alle famiglie di affrontare spostamenti lunghi e difficili per raggiungere una scuola distante contrasta con lo spirito di questa norma.

Normative a sostegno delle zone montane

Nel tempo, il legislatore ha approvato leggi specifiche per promuovere lo sviluppo delle aree montane. La legge n. 991 del 1952 ha introdotto mutui agevolati e contributi per le attività agricole e artigianali. La legge n. 1102 del 1971 ha potenziato le infrastrutture e i servizi civili in montagna. Più recentemente, nuovi disegni di legge puntano a valorizzare il patrimonio naturale, culturale ed economico delle zone montane, incentivando il turismo, la digitalizzazione e il rientro delle famiglie.

Una scuola che resta aperta rafforza la comunità

Quando una scuola chiude, la comunità perde un punto di riferimento. Il Consiglio di Stato ha voluto evitare che scelte amministrative dettate da mere logiche numeriche penalizzino chi vive in montagna. Ha chiarito che la chiusura di un istituto scolastico deve rappresentare l’ultima soluzione possibile, adottata solo dopo aver escluso ogni alternativa praticabile.

La montagna chiede presenza, non abbandono

La sentenza n. 2202/2025 rappresenta un segnale forte: lo Stato deve sostenere le comunità montane con scelte concrete e responsabili. Garantire il diritto all’istruzione in loco non significa solo evitare disagi alle famiglie, ma rafforzare il legame tra territorio e cittadini. Una scuola aperta in montagna non è un lusso: è una necessità, un investimento sul futuro.

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