Smart working e buoni pasto ai presidi: DIRIGENTISCUOLA dice 'Stop alle disparità'

DIRIGENTISCUOLA chiede pari diritti per i presidi: smart working reale e buoni pasto per eliminare le disparità di trattamento nella Pubblica Amministrazione.

02 luglio 2025 21:28
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DIRIGENTISCUOLA, sindacato dei dirigenti scolastici, rilancia le richieste di estendere lo smart working e concedere i buoni pasto alla categoria, sollecitando la fine delle disparità di trattamento all'interno della Pubblica Amministrazione.

La flessibilità nella PA secondo l'Aran

Un recente intervento di Antonio Naddeo, presidente dell'Aran, ha riacceso il dibattito sulla modernizzazione del lavoro pubblico. Naddeo ha sottolineato come, di fronte a disagi come il caldo estivo, soluzioni quali lo smart working e la settimana corta non rappresentino solo scelte moderne, ma risposte concrete per garantire il benessere dei lavoratori e l'efficienza dei servizi. Secondo il presidente, la Pubblica Amministrazione deve dimostrare prontezza e capacità di adattamento, promuovendo la flessibilità come strumento di resilienza.

La posizione dei dirigenti scolastici

Le parole di Naddeo sono state accolte con favore da Attilio Fratta, presidente di DIRIGENTISCUOLA, che le considera un'opportunità per ripensare le modalità di lavoro della categoria. Fratta evidenzia come proprio i dirigenti scolastici affrontino uno dei periodi più intensi dell'anno durante l'estate, gestendo Esami di Stato, la chiusura di un anno scolastico e la pianificazione del successivo, spesso in istituti privi di climatizzazione. Per questo, il benessere lavorativo diventa una priorità non più rinviabile.

Uno smart working da rivedere

Attualmente, lo strumento del lavoro agile per i presidi appare limitato. A fronte degli 8 giorni di lavoro da remoto flessibile garantiti ai colleghi delle Funzioni Centrali, ai dirigenti scolastici ne sono concessi solo 4. Questi, inoltre, devono essere programmati in anticipo con gli Uffici Scolastici Regionali, rendendone di fatto impossibile la fruizione a causa degli impegni improvvisi e non prevedibili che caratterizzano il ruolo. Si delinea così una chiara disparità di trattamento che penalizza la categoria.

La questione dei buoni pasto

Ad aggravare la situazione si aggiunge l'annosa questione dei buoni pasto, negati da sempre ai dirigenti delle scuole. Si tratta di una rivendicazione storica del sindacato, recentemente riportata all'attenzione dallo stesso Naddeo. L'auspicio è che il tema torni al centro della prossima contrattazione collettiva, mettendo fine a un'ingiustizia che contribuisce a creare dirigenti di "serie A" e di "serie B" all'interno dello stesso comparto statale, chiedendo la giusta valorizzazione per i dirigenti.

In sintesi

Le richieste di DIRIGENTISCUOLA mirano a ottenere un'effettiva parità di trattamento per i presidi. L'estensione di uno smart working flessibile e la concessione dei buoni pasto sono passi fondamentali attesi con il prossimo rinnovo contrattuale per superare le attuali discriminazioni.

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