Stipendi docenti, Italia ultima nel rapporto OCSE: -4,4% in 10 anni

Stipendi docenti in calo del 4,4% in un decennio. L'analisi del rapporto OCSE sulla crisi del sistema scolastico italiano e le sue conseguenze.

09 settembre 2025 17:51
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Il recente rapporto OCSE “Education at a Glance 2025” evidenzia una critica situazione per gli stipendi docenti in Italia, diminuiti del 4,4% nell'ultimo decennio. Questo dato allarmante posiziona il nostro Paese in fondo alle classifiche, con un sistema scolastico che soffre di un cronico sottofinanziamento e un divario retributivo sempre più ampio con gli altri laureati.

Il rapporto OCSE e il crollo delle retribuzioni dei docenti

Il nuovo rapporto OCSE, intitolato “Education at a Glance 2025”, offre una fotografia impietosa della condizione economica degli insegnanti in Italia, confermando un trend negativo ormai consolidato. I numeri certificano una contrazione reale delle retribuzioni pari al 4,4% nel corso dell’ultimo decennio. Questo dato non rappresenta solo una mera statistica, ma si traduce in una progressiva erosione del potere d’acquisto per migliaia di professionisti.

La situazione appare ancora più critica se si analizza il divario salariale con gli altri lavoratori laureati. Un docente italiano guadagna il 33% in meno rispetto a un suo coetaneo con lo stesso titolo di studio impiegato in un altro settore. Questa forbice retributiva, una delle più ampie dell'area OCSE, svaluta la professione e la rende economicamente insostenibile.

Stipendi docenti al palo: l'investimento nell'istruzione sotto la media

Alla base di questa crisi strutturale vi è una scelta politica precisa: un investimento insufficiente nel settore dell'istruzione. L'Italia destina alla scuola appena il 4% del suo prodotto interno lordo (PIL), una percentuale che la colloca ben al di sotto della media dei Paesi OCSE, attestata al 4,9%. Questo scarto percentuale, come sottolineato dal coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, Vito Carlo Castellana, rappresenta la causa principale del sottofinanziamento del sistema.

La carenza di risorse ha effetti a cascata su tutto il comparto educativo. Non solo impedisce un adeguamento salariale dignitoso, ma frena anche gli investimenti necessari per l'ammodernamento delle infrastrutture scolastiche e per la formazione continua del personale, elementi cruciali per garantire un'offerta didattica di qualità e al passo con i tempi.

Le ripercussioni sul futuro della professione

Le conseguenze di questo definanziamento sono allarmanti e minano le fondamenta del sistema educativo. Gli stipendi docenti sono inadeguati, come afferma Castellana, non solo indeboliscono la categoria ma sgretolano la fiducia dei giovani, rendendo la carriera di insegnante sempre meno attraente. Questo disincentivo rischia di creare una carenza di personale qualificato nel prossimo futuro.

Per invertire la rotta, è indispensabile un intervento normativo che restituisca potere d’acquisto e autorevolezza alla figura del docente. La richiesta principale dei sindacati riguarda un significativo adeguamento delle retribuzioni, considerato il punto di partenza imprescindibile per rilanciare la professione, attrarre nuovi talenti e garantire che l'istruzione torni a essere una priorità strategica per lo sviluppo culturale ed economico del Paese.

Rapporto stipendi docenti 2025 OCSE

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