Tagli all’istruzione carceraria e per adulti a Torino, Anief: 'La scuola è un diritto, anche dietro le sbarre'

A Torino sono in corso i tagli all’istruzione carceraria e per adulti: i sindacati sono uniti nella denuncia delle gravi conseguenze per docenti e detenuti.

01 giugno 2025 06:17
Tagli all’istruzione carceraria e per adulti a Torino, Anief: 'La scuola è un diritto, anche dietro le sbarre' - Scuola in carcere
Scuola in carcere
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A Torino, i tagli all’istruzione per gli adulti e in carcere stanno suscitando forti reazioni. Venerdì mattina, davanti alla casa circondariale “Lorusso e Cutugno”, i docenti del Primo Liceo Artistico hanno manifestato per denunciare una decisione del Ministero dell’Istruzione che penalizza i percorsi di secondo livello. Coinvolti anche gli istituti “Plana” e “Giulio”, con riduzioni che compromettono il numero di docenti e classi operative all’interno della struttura penitenziaria.

Sindacati all’unisono: “Scelta dannosa e miope”

La CISL SCUOLA TORINO CANAVESE, tramite il Segretario Salvatore Toscano, ha sottolineato che i tagli al personale nelle carceri mettono a rischio la qualità e la continuità dell'insegnamento. Anche se la Direzione Generale del Ministero ha promesso un parziale recupero delle ore tramite l’organico di fatto, questa soluzione “non basta” e rischia di sostituire docenti esperti con personale precario e meno preparato. Per i sindacati è fondamentale mantenere le cattedre in organico di diritto, garantendo stabilità ai percorsi formativi e al corpo insegnante.

ANIEF: “La scuola è un diritto, anche dietro le sbarre”

Dello stesso avviso Marco Giordano, Segretario Generale ANIEF Piemonte, che definisce l’intervento “un gravissimo errore”. Ricorda che l’istruzione è un diritto costituzionale, valido per tutti, anche per chi sta scontando una pena. La riduzione delle classi nelle sezioni carcerarie appare, secondo Giordano, come una misura miope: la flessione demografica, infatti, non giustifica un abbattimento degli organici. Al contrario, andrebbe colta come un’opportunità per migliorare la qualità della didattica, rendendola più inclusiva. I percorsi per adulti, in particolare nelle carceri, sono strumenti efficaci per ridurre la recidiva e contenere i costi sociali.

UIL SCUOLA: “Decisioni prese senza confronto”

Anche la UIL SCUOLA PIEMONTE, per voce del Segretario Generale Regionale Agostino Colotti, critica la mancanza di dialogo. Le scelte attuate, afferma, sono adottate “senza alcun confronto preventivo” e trascurano gli effetti reali su docenti, studenti e famiglie. Secondo Colotti, tagli simili mettono in crisi il ruolo sociale della scuola, soprattutto in contesti delicati come quello penitenziario, dove l’istruzione rappresenta un ponte verso il reinserimento.