Titoli falsi per scalare le graduatorie tra Napoli, Caserta e Benevento: 28 rinviati a giudizio

Chiusa l'inchiesta su un'associazione che vendeva titoli falsi per scalare le graduatorie scolastiche. Coinvolte 28 persone tra Napoli, Caserta e Benevento.

25 luglio 2025 19:19
Titoli falsi per scalare le graduatorie tra Napoli, Caserta e Benevento: 28 rinviati a giudizio - Guardia di Finanza
Guardia di Finanza
Condividi

Un'indagine della Procura di Santa Maria Capua Vetere ha svelato un sistema illecito per la vendita di titoli falsi. Sono 28 gli indagati, accusati di aver fornito titoli contraffatti per scalare le graduatorie scolastiche del personale Ata e docente, alterando così il principio del merito.

Un sistema organizzato per la frode

L'inchiesta, coordinata dalla Procura e condotta dalla Guardia di Finanza, ipotizza l'esistenza di una vera e propria associazione per delinquere. Il gruppo, attivo tra le province di Napoli, Caserta e Benevento, era specializzato nella creazione e vendita di titoli falsi. L'obiettivo era permettere agli acquirenti di ottenere un punteggio maggiore nelle graduatorie del personale scolastico Ata e dei docenti, assicurandosi incarichi e supplenze in modo fraudolento a danno di candidati meritevoli.

Titoli falsi e certificati su commissione

L'organizzazione operava strategicamente, intensificando l'attività in concomitanza con l'aggiornamento graduatorie del personale Ata (bienni 2017-19 e 2021-23) e docente (2020-22). Venivano prodotti diversi documenti contraffatti: diplomi di istituti paritari, certificazioni informatiche (come LIM e coding) e attestati di servizio fittizi. Il costo variava da 150 a 2.000 euro, un investimento finalizzato ad aumentare il punteggio e ottenere vantaggi illeciti.

Le indagini e il rinvio a giudizio

L'inchiesta è partita da segnalazioni e da verifiche documentali che hanno rivelato palesi incongruenze. Con la chiusura delle indagini preliminari, la Procura valuterà la richiesta di rinvio a giudizio per i 28 indagati, accusati di falsificazione di atti pubblici. Questa vicenda ha messo in luce una grave falla nel sistema, minando il principio della meritocrazia e sollevando interrogativi sull'efficacia dei controlli nella pubblica amministrazione e nel settore scolastico.

In sintesi: una truffa alla scuola e ai candidati onesti

L'indagine ha smascherato un'organizzazione dedita alla vendita di titoli falsi per alterare le graduatorie scolastiche. I 28 indagati rischiano ora il processo per aver compromesso la trasparenza e la legalità nel sistema di reclutamento, danneggiando i candidati onesti.