Verifica dell’età obbligatoria per l'accesso ai contenuti online: nuove regole per i siti vietati ai minori
Dal 2025, per accedere a siti con contenuti vietati ai minori sarà obbligatoria una verifica dell’età in due fasi, con app dedicate per latutela della privacy.
Dal gioco d’azzardo alla pornografia, passando per la vendita di alcol e tabacco: l'accesso ai contenuti sensibili online sta per cambiare radicalmente. L’Agcom ha approvato un nuovo sistema di verifica dell’età, che sarà obbligatorio per tutte le piattaforme entro sei mesi. Un passo decisivo per la protezione dei minori e la tutela della privacy.
Come funziona il nuovo sistema di verifica dell’età per l'accesso ai contenuti sensibili online
Il meccanismo, definito da Agcom, prevede un doppio controllo: prima l’identificazione dell’utente, poi la conferma della sua identità. Questo processo sarà gestito da terze parti certificate, non direttamente dai siti web, con l’obiettivo di garantire una prova dell’età attendibile senza compromettere la privacy. Grazie al sistema di “doppio anonimato”, il sito non riceverà dati personali dell’utente e il fornitore della verifica non saprà quale piattaforma è stata visitata. La protezione dei dati sarà quindi massima, in linea con le normative europee sulla privacy.
App dedicate e identità digitale: accesso semplificato e sicuro
Per agevolare gli utenti, soprattutto i più giovani, sarà possibile utilizzare applicazioni dedicate installabili su smartphone. Queste app funzioneranno come portafogli digitali per l’identità, permettendo l’accesso ai contenuti riservati senza condividere informazioni sensibili. Il sistema sarà tecnologicamente neutrale, aperto a diverse soluzioni tecniche purché rispettino i criteri stabiliti. L’Agcom ha sottolineato l’importanza di inclusività, semplicità d’uso e assenza di discriminazioni, con particolare attenzione alla formazione e alla sicurezza informatica.
Tempistiche e direttive europee: cosa cambia per siti e piattaforme
Il conto alla rovescia è già iniziato. Le piattaforme hanno tempo fino a fine estate per adeguarsi, mentre la Commissione Europea ha già esaminato il provvedimento italiano, fornendo un parere favorevole. I sistemi adottati dovranno comunque restare aggiornati con i futuri orientamenti europei, in modo da garantire coerenza normativa e protezione uniforme dei minori in tutta l’UE.