Vincoli mobilità: anche il precariato è valido per il quinquennio [Ordinanza CdS]

La Cassazione cambia le regole dei vincoli sulla mobilità scolastica. Ora anche il servizio precario è valido nel calcolo del quinquennio per il trasferimento.

25 agosto 2025 09:54
Vincoli mobilità: anche il precariato è valido per il quinquennio [Ordinanza CdS] - Sentenza Consiglio di Stato
Sentenza Consiglio di Stato
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Una sentenza della Corte di Cassazione modifica le regole dei vincoli sulla mobilità scolastica. Con l'Ordinanza n. 19717/2025, anche il servizio svolto con contratti a tempo determinato (precariato) viene incluso nel calcolo dei cinque anni necessari per il passaggio da posto di sostegno a comune, e viceversa. Questa decisione riconosce il valore di tutta l'esperienza didattica.

La sentenza della Cassazione sul servizio svolto

L'ordinanza n. 19717/2025 della Corte di Cassazione chiarisce un punto fondamentale e a lungo dibattuto. Il calcolo del quinquennio di servizio, necessario per il trasferimento da sostegno a posto comune (e viceversa), non è più limitato al solo periodo di ruolo. La Suprema Corte ha stabilito che viene incluso anche il servizio precario, purché sia stato svolto sulla medesima tipologia di posto. La continuità didattica diventa quindi il criterio decisivo per la mobilità scolastica, superando una rigida distinzione tra contratti a tempo determinato e indeterminato. Questo orientamento allinea la normativa alla realtà del mondo scolastico.

Cosa cambia per i docenti

Questa novità ha un impatto diretto e significativo sul personale docente. L'esperienza maturata con contratti a termine viene finalmente valorizzata ai fini della carriera interna. Molti insegnanti potranno così accelerare i tempi per richiedere il passaggio di cattedra desiderato. Non sarà più necessario attendere cinque anni di solo servizio di ruolo dopo l'immissione in ruolo per poter presentare domanda. Si riconosce così la piena professionalità acquisita anche durante gli anni di precariato, favorendo un percorso di trasferimento più fluido e meritocratico per chi lavora nella scuola.

Impatto sul futuro della scuola

Le conseguenze di questa interpretazione giurisprudenziale si vedranno presto. È probabile un sensibile aumento delle domande di mobilità già a partire dal prossimo anno scolastico. La decisione, infatti, riduce le rigidità nelle carriere degli insegnanti che hanno iniziato il loro percorso professionale come supplente. Ora ci si attende che il Ministero dell'Istruzione recepisca formalmente questa indicazione nelle future circolari ministeriali. Il requisito del quinquennio di servizio assume così una valenza più inclusiva, riconoscendo il valore di ogni anno di insegnamento.

Ordinanza CdS

Ordinanaza CdS 19717

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