AFAM, Anief al Mur: diritti, stabilità e riforme subito

Dal sindacato richieste precise al Ministero: stop ai rinvii su mobilità, precariato, inclusione e fondi per la ricerca nel comparto artistico AFAM.

01 ottobre 2025 07:15
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Incontro cruciale tra Anief e il Ministero dell'Università e della Ricerca per il futuro del comparto AFAM. Il sindacato ha presentato richieste urgenti per garantire pari diritti, dalla mobilità alla stabilizzazione dei precari, fino al potenziamento del diritto allo studio. L'obiettivo è superare la marginalità del settore con soluzioni non più rinviabili.

Mobilità e stabilizzazione: le priorità assolute

Una delle richieste più urgenti avanzate da Anief riguarda la mobilità del personale. Il sindacato chiede una modifica sostanziale del DPR 83/2024, con l'obiettivo di garantire i trasferimenti su tutti i posti vacanti disponibili e non solo su una parte di essi. La questione, si sottolinea, deve tornare nell'ambito della contrattazione, poiché rappresenta un diritto. Parallelamente, è stata evidenziata la necessità della stabilizzazione dei precari. Anief propone l'assunzione di tutti gli idonei dei concorsi recenti, prima di avviare nuove procedure. Questo per valorizzare le competenze già selezionate e garantire continuità didattica al personale AFAM.

Riconoscimento delle professionalità interne

Al centro del dibattito vi è anche il giusto inquadramento delle diverse figure professionali. Per i pianisti accompagnatori e i tecnici di laboratorio è stato richiesto il superamento della classificazione come personale tecnico-amministrativo. La proposta è di istituire una sottosezione contrattuale dedicata, inserita nell'area della docenza, con un monte ore flessibile e parametrato sulle reali esigenze didattiche. Particolare attenzione è stata riservata anche ai direttori amministrativi, per i quali si chiede una valorizzazione che porti alla nuova dirigenza, riconoscendone le responsabilità gestionali. Infine, si è sollecitato il ripristino delle indennità per i Presidenti.

Diritto allo studio e fondi per la ricerca

Un capitolo fondamentale della discussione ha riguardato il diritto allo studio e il sostegno alla ricerca. Anief ha denunciato un vuoto normativo sull'inclusione degli studenti con disabilità, che nel sistema AFAM non godono delle stesse tutele obbligatorie presenti nelle università. Sono stati richiesti servizi dedicati, come tutor specializzati, e linee guida nazionali. Sul fronte della ricerca AFAM, pur essendo riconosciuta come un pilastro per la crescita delle istituzioni e la qualificazione della didattica, si scontra con una cronica mancanza di fondi strutturali. Questa carenza, è stato sottolineato, ne limita fortemente la concreta realizzazione e lo sviluppo.