Castel di Sangro, 40enne aggredisce un bambino di 8 anni: voleva vendicare il figlio, indagato da due Procure

Un 40enne ha picchiato l'amico del figlio. L'aggressione al bambino di 8 anni, finito in ospedale, è ora al vaglio di due Procure per un banale litigio.

06 novembre 2025 10:00
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Ambulanza
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Un banale litigio tra bambini si è trasformato in un grave episodio di violenza a Castel di Sangro. Un uomo di 40 anni è indagato per aggressione ai danni di un minore, amico del proprio figlio. La vittima, di 8 anni, è stata colpita dopo una discussione per un braccialetto rotto all'uscita di scuola. Il padre del compagno lo avrebbe raggiunto e colpito. Il bambino è finito in pronto soccorso. Sull'accaduto indagano i Carabinieri e due Procure.

La ricostruzione dell'aggressione al bambino

L'episodio è avvenuto nei giorni scorsi in un comune dell'Alto Sangro, al termine delle lezioni. Tutto sarebbe iniziato da una lite tra due compagni di 8 anni, culminata con uno braccialetto strappato durante il gioco. Il padre di uno dei due, un 40enne del posto, una volta ascoltato il racconto del figlio, avrebbe reagito in modo spropositato. Secondo le prime ricostruzioni degli inquirenti, l'uomo avrebbe raggiunto l'altro bambino tra due auto in sosta. Dopo un breve scambio di battute, lo avrebbe colpito con schiaffi e un calcio all'addome. L'aggressione, avvenuta davanti ad altri genitori e compagni, ha provocato la caduta a terra del minore.

Le conseguenze sanitarie e psicologiche sulla vittima

Immediatamente dopo i fatti, il bambino è stato trasportato al pronto soccorso dell'ospedale di Castel di Sangro. I sanitari hanno medicato la giovane vittima, riscontrando diverse contusioni e un trauma addominale. Sebbene le lesioni siano state giudicate non gravi, la prognosi assegnata è stata di sette giorni. Oltre ai danni fisici, l'episodio ha avuto pesanti ripercussioni psicologiche. Una volta tornato a casa, il bambino ha iniziato a manifestare evidenti disturbi del sonno e forte ansia. Fonti vicine alla famiglia riferiscono di una paura persistente di uscire di casa. Per gestire il trauma, è stato attivato un sostegno psicologico con consulenze specialistiche.

Le indagini e la ricerca di prove

La madre della vittima ha sporto denuncia ai Carabinieri di Castel di Sangro. I militari, sotto la guida del capitano Giuseppe Testa, hanno immediatamente avviato le indagini. Sul caso sono stati aperti due fascicoli: uno dalla Procura per i Minorenni dell'Aquila e uno dalla Procura di Sulmona. Gli inquirenti stanno raccogliendo testimonianze e acquisendo tutti i referti medici. Si sta verificando la presenza di telecamere di videosorveglianza pubbliche o private nella zona della scuola. Si cerca anche un video, poiché sembra che l'aggressione sia stata ripresa da cellulari. Nei prossimi giorni, entrambi i minori saranno sentiti in audizione protetta da personale specializzato.

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