Al via la scuola per pastori 2025: tra ambiente, formazione e futuro rurale

La scuola per pastori 2025 a Stia forma giovani professionisti tra teoria, pratica e stage sul campo, con un focus sull'allevamento sostenibile e l'ambiente.

06 aprile 2025 11:46
Al via la scuola per pastori 2025: tra ambiente, formazione e futuro rurale - Scuola per pastori
Scuola per pastori
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Sabato 5 aprile, nel cuore del Casentino, ha preso il via la terza edizione della Scuola per Pastori. A ospitare il corso ci pensano le Officine Capodarno di Stia, sede della ShepherdSchool. Dopo il successo degli scorsi anni, l’iniziativa ha raccolto ben 75 candidature da tutta Italia. Solo otto persone – sei donne e due uomini – hanno superato la selezione: un’opportunità concreta per entrare nel mondo della pastorizia con competenze aggiornate, visione ambientale e passione.

Un’edizione rinnovata e ricca di novità

Gli organizzatori hanno dato il via alla Scuola per Pastori 2025 con una proposta formativa ancora più completa rispetto al passato. Il programma, arricchito da nuovi moduli e attività sul campo, si inserisce nel progetto Shepforbio, cofinanziato dal programma Life dell’Unione Europea. L’obiettivo? Unire formazione tecnica e visione ecologica per creare professionisti capaci di affrontare le sfide dell’allevamento moderno.

I corsi, distribuiti nei fine settimana da aprile a giugno, coprono 23 giorni di formazione teorica tra aula e visite aziendali. A seguire, gli studenti affronteranno un mese intero di stage pratico presso aziende del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi.

Le lezioni si svolgeranno tra Pratovecchio Stia e il Centro Visita di Premilcuore. A guidare gli studenti ci saranno esperti, docenti universitari e tecnici provenienti da realtà come l’Università di Firenze (Dagri), l’Università La Sapienza di Roma (Dipartimento di Biologia Ambientale), Dream Italia, Regione Toscana, Rete Appia, DifesAttiva, oltre a numerosi pastori e allevatori del territorio.

I protagonisti della terza edizione

Solo otto candidati, tra i 21 e i 33 anni, hanno ottenuto un posto nella scuola dopo una dura selezione. Arrivano da Toscana, Emilia Romagna, Marche e Abruzzo e portano con sé percorsi diversi, ma uniti da una forte motivazione.

Caterina Blasi, 30 anni a giugno, arriva da Arezzo. Dopo la laurea in Scienze Forestali conseguita a febbraio, ha partecipato a diverse iniziative legate all’ambiente, come il progetto Difesa Attiva per il monitoraggio del lupo. Proprio dallo studio di questo animale è nata la sua passione per la pastorizia.

Giulia Piermartiri, 35 anni dalle Marche, ha seguito un percorso insolito: tre anni di architettura, poi il fotogiornalismo e infine il documentario. Da 15 anni lavora come freelance per testate internazionali, raccontando storie da tutto il mondo. Ora vuole vivere la sua, tra greggi e pascoli.

Marta, 32 anni, vive nella provincia di Bologna e lavora già in un allevamento di ovini. Ha scelto la Scuola per Pastori per approfondire le sue conoscenze e connettere il lavoro quotidiano con le esigenze ambientali delle aziende moderne.

Arianna Faccini, 26 anni, arriva da Rocca San Casciano (Cesena). Dopo il diploma in ambito socio-sanitario, ha scelto la vita in azienda agricola. Per lei questa scuola rappresenta una chance concreta per migliorare la gestione dei propri animali e ampliare le opportunità lavorative.

Una professione con solide basi

Al termine del percorso, i partecipanti dovranno affrontare una serie di prove finali che valuteranno le competenze tecniche e pratiche acquisite. Solo chi supererà gli esami otterrà l’attestato di pastore professionale, titolo che permetterà di operare in autonomia all’interno di aziende agricole e realtà zootecniche.

Con questa nuova edizione, la Scuola per Pastori conferma il proprio ruolo strategico nel formare una nuova generazione di allevatori, capaci di coniugare tradizione, innovazione e rispetto per l’ambiente.