Alcol tra i giovani: cresce l’allarme nelle scuole italiane
Cresce l’allarme alcol tra i giovani italiani: aumentano i casi nelle scuole. Medici e istituzioni chiedono più prevenzione e formazione.


Il consumo di alcol tra i giovani italiani sta assumendo proporzioni preoccupanti, con un aumento esponenziale di casi di abuso anche tra i giovanissimi. Il fenomeno, spesso sottovalutato, è emerso con forza durante l’Alcohol Prevention Day tenutosi a Roma presso l’Istituto Superiore di Sanità, dove esperti e medici hanno lanciato un appello urgente per rafforzare la prevenzione e l’educazione, soprattutto in ambito scolastico. Le istituzioni sanitarie italiane chiedono un'azione coordinata per contrastare una tendenza sempre più pericolosa.
Sette italiani su dieci fanno uso di alcol: i giovani in prima linea
“Sette persone su dieci in Italia fanno uso di alcol, inclusi giovani e, spesso, giovanissimi.” Con queste parole il presidente dell’Ordine dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Roma, Antonio Magi, ha aperto il suo intervento all’Alcohol Prevention Day, sottolineando la gravità di un fenomeno che coinvolge ormai tutte le fasce d’età.
Secondo Magi, il problema va affrontato alla radice, partendo da una maggiore consapevolezza e da interventi educativi mirati già in ambito scolastico. “Stiamo lavorando – ha affermato – in collaborazione con il Ministero della Salute, l’Istituto Superiore di Sanità e la Presidenza del Consiglio, per contrastare le dipendenze, in particolare quella legata all’alcol, attraverso percorsi di formazione e sensibilizzazione.
La scuola come luogo di prevenzione
Un punto centrale dell’intervento del presidente Magi è stato proprio il ruolo cruciale della scuola. L’Ordine dei Medici della Capitale, tramite la sua Commissione per le Dipendenze, sta investendo risorse e competenze per entrare direttamente nelle scuole italiane, con l’obiettivo di intercettare e prevenire i comportamenti a rischio.
“Lavoriamo affinché i giovani comprendano i rischi reali legati all’uso di alcol e altre sostanze – ha spiegato Magi – e speriamo di raggiungerli tramite l’educazione e il dialogo, prima che sia troppo tardi.”
Formazione dei medici: più conoscenza per una migliore prevenzione
Alfredo Cuffari, medico di medicina generale e membro del gruppo di lavoro dedicato alla prevenzione dei danni da alcol tra i giovani, ha evidenziato la necessità di una formazione più approfondita per i professionisti della salute.
“Serve potenziare le competenze specifiche dei medici su questi temi – ha affermato – poiché esistono ancora miti, credenze sbagliate e una sottovalutazione dei reali pericoli dell’alcol. Solo con una conoscenza aggiornata possiamo fornire un supporto efficace, soprattutto in età adolescenziale.”
L’allarme delle dipendenze: superalcolici in borraccia a scuola
A lanciare un ulteriore allarme è stata la dottoressa Laura Suardi, responsabile del Servizio Dipendenze (SerD) di Mirano e Dolo per l’Ulss 3 Serenissima. Le sue parole sono scioccanti: “Sempre più spesso vediamo ragazzine del liceo che portano superalcolici a scuola, nascosti nelle borracce, utilizzandoli come ansiolitici per affrontare interrogazioni e compiti in classe.”
La situazione sta diventando estremamente seria anche tra le giovanissime: un recente report dell’Azienda Sanitaria di Venezia ha mostrato un aumento vertiginoso dell’alcolismo tra le donne, con casi in crescita già dall’età adolescenziale.
Settembre nero: studentessa in coma etilico il primo giorno di scuola
A testimonianza della gravità della situazione, uno degli episodi più drammatici è avvenuto a settembre, durante il primo giorno di scuola. Una ragazza, dopo aver consumato vodka nascosta nella borraccia, ha accusato un grave malore nei bagni dell’istituto.
Ha iniziato a vomitare copiosamente e poi è collassata. Le compagne hanno lanciato l’allarme e, dopo il primo soccorso da parte di insegnanti e personale scolastico, sono state chiamate due ambulanze del 118. La giovane è stata trasportata d’urgenza in ospedale in stato di coma etilico.
Una sfida da affrontare con urgenza
L’abuso di alcol tra i giovani italiani non è più un fenomeno marginale. È una realtà quotidiana che si insinua tra i banchi di scuola, spesso sottovalutata o ignorata. Le istituzioni sanitarie, mediche ed educative sono chiamate a un’azione congiunta e immediata per contrastare la diffusione di comportamenti a rischio.
La prevenzione passa per l’informazione, la formazione e soprattutto la presenza costante degli adulti – genitori, insegnanti, medici – nel percorso di crescita dei più giovani. Perché ogni bottiglia nascosta in una borraccia è un grido d’aiuto che non può più essere ignorato.