Alfabetizzazione finanziaria: la scuola insegna il futuro

L'alfabetizzazione finanziaria entra in classe. L'approccio ludico di Discentis prepara i giovani cittadini contro i rischi futuri.

A cura di Scuolalink Scuolalink
08 novembre 2025 20:00
Alfabetizzazione finanziaria: la scuola insegna il futuro - Discentis
Discentis
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L'alfabetizzazione finanziaria è una competenza chiave per il futuro. In Italia, i dati OCSE mostrano un grave ritardo. Per colmare questo divario, la startup Discentis propone un approccio innovativo nelle scuole, usando la didattica ludica per formare cittadini consapevoli fin da piccoli.

L'alfabetizzazione finanziaria parte tra i banchi di scuola

Affrontare temi come progettare il proprio futuro, gestire i rischi e prendere decisioni consapevoli sulle risorse finanziarie è sempre più considerato una competenza chiave: la consapevolezza finanziaria è oggi un’abilità cruciale per costruire un domani sicuro.

Il divario di conoscenza finanziaria richiede interventi mirati e concreti: Discentis traduce questa necessità, che tocca direttamente le nuove generazioni,  promuovendo un approccio educativo ludico, fondamentale per iniziare ad affrontare l’educazione finanziaria in ambito scolastico fin da piccoli.

Torino, Novembre 2025 - Novembre è il mese dedicato all'educazione finanziaria, un'opportunità per riflettere su quanto questo tema sia cruciale nel contesto odierno. Oggi il livello di alfabetizzazione finanziaria degli italiani è ancora molto basso: secondo i dati dell’OCSE/INFE[1], solo poco più di 1 italiano su 10, circa il 16,6%, ha competenze finanziarie minime accettabili, che pongono il nostro paese al 36° posto a livello mondiale sui 39 inclusi nella ricerca. A complicare la situazione, intervengono disparità demografiche e di genere: i giovani tra 18 e 29 anni possiedono una preparazione paragonabile a quelle di un paese in via di sviluppo, mentre le donne occupano gli ultimi posti in classifica, occupando il 38° posto sui 41 analizzati dall’OCSE. Sebbene l’86% degli europei consideri la propria salute finanziaria una priorità[2], il 74% riconosce di avere bisogno di maggiore educazione finanziaria per gestire meglio risparmi, investimenti e pensioni.

Con la legge 21/2024, l'alfabetizzazione finanziaria è stata ufficialmente inclusa tra gli argomenti di educazione civica in Italia: un passo importante che riconosce come essenziale questa conoscenza, fondamentale per prendere decisioni consapevoli nella gestione del denaro. L'educazione finanziaria è essenziale non solo per ridurre il divario nelle competenze finanziarie, ma anche per abbattere il divario di genere; inoltre, prepara i cittadini del futuro ad acquisire conoscenze fondamentali in ambito finanziario, assicurativo e previdenziale, creando così le basi per una conoscenza più ampia del sistema economico e sociale.

L’approccio didattico di Discentis: dai concetti chiave al gioco

Secondo Discentis (discentis.it), startup innovativa a vocazione sociale che si occupa di formazione, ricerca educativa e progettazione didattica, interrogarsi sull’educazione finanziaria già a livello scolastico è una scelta strategica per il futuro.

La startup ha progettato corsi dedicati ai docenti che forniscono una comprensione basilare del risparmio, della gestione della moneta, dell’investimento e della pianificazione finanziaria. L’elemento distintivo del loro approccio è l'uso di metodologie attive di apprendimento, con un focus sulla didattica ludica: attraverso giochi, simulazioni e attività pratiche, si ha l'opportunità di sperimentare scenari finanziari realistici in un contesto sicuro e controllato. Vengono così utilizzati, ad esempio, giochi da tavolo classici e strategici come Monopoly, utile per la gestione del denaro e la relazione tra domanda e offerta, Gioco della vita, che parla di risparmi, assegni e pensione, Acquire, incentrato su azioni e start up per l'imprenditorialità, o ancora Giorno di paga e Alta Tensione, basato sulla gestione delle risorse. Inoltre, vengono impiegate attività pratiche come la creazione di cruciverba e quiz per fissare la terminologia chiave, come Rischio, Fondo di emergenza, Azione, Budgeting, Flusso di cassa, e Interesse composto.

Contrastare le trappole: come instillare il senso critico

Un altro buon motivo per affrontare il tema dell’educazione finanziaria in classe è proteggere gli studenti, soprattutto alla scuola secondaria, dai cosiddetti “fuffa-guru”, cioè imbonitori che tramite web, millantano guadagani facili a fronte di corsi per imparare ad investire. Nel percorso di educazione finanziaria l'identificazione e la prevenzione delle truffe online e dei meccanismi manipolatori mira a sviluppare il senso critico negli studenti, insegnando loro a riconoscere investimenti truffaldini. Promesse esagerate, mancanza di sostanza, marketing aggressivo e testimonianze dubbie, sono tutti elementi che permettono di identificare queste operazioni.

Il team Discentis

Discentis supporta i docenti con il corso di formazione “Educazione al Benessere Finanziario” tenuto da Lorenzo Camisassi Sartoris, risorse utili e laboratori pratici per gli studenti.

“L’obiettivo è far entrare l’educazione finanziaria a scuola attraverso i docenti, non lasciare che gli studenti si formino da soli senza riferimenti e senza un adeguato pensiero critico. Troppo spesso il primo contatto avviene sulla parte più emotiva, quella degli investimenti, invertendo l’ordine naturale dell’apprendimento dove la sequenza corretta vede prima il comprendere e governare le proprie spese e il bilancio personale e solo in seguito imparare a investire per costruire un futuro coerente con i propri obiettivi e valori. Non dobbiamo puntare a “formare investitori”, ma cittadini consapevoli: dobbiamo offrire cornici chiare e criteri di valutazione che aiutino gli studenti a difendersi dal mito del guadagno facile e dalle trappole che costellano un percorso comunque necessario per il loro futuro.” - commenta Lorenzo Camisassi Sartoris, CFO e formatore di Discentis.

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