Arcipelago Educativo: risultati positivi dal programma estivo per contrastare la perdita di apprendimento in Italia

Arcipelago Educativo migliora l’apprendimento estivo in italiano e matematica, con effetti più forti nei bambini piccoli e con bisogni educativi speciali.

07 agosto 2025 18:16
Arcipelago Educativo: risultati positivi dal programma estivo per contrastare la perdita di apprendimento in Italia - Arcipelago Educativo
Arcipelago Educativo
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Nel panorama educativo italiano, i programmi estivi mirati alla riduzione della perdita di apprendimento durante la pausa scolastica estiva stanno acquisendo crescente attenzione. Uno degli esempi più significativi è rappresentato da Arcipelago Educativo, un'iniziativa promossa da Save the Children e Fondazione Agnelli, che ha coinvolto oltre 1.000 alunni in diverse città italiane. Uno studio recentemente pubblicato ha documentato l’impatto positivo del progetto, specialmente tra gli alunni più piccoli e quelli con bisogni educativi speciali.

Un'iniziativa educativa per contrastare la dispersione estiva

Arcipelago Educativo è nato con l’obiettivo di sostenere bambini e ragazzi a rischio di perdita di apprendimento durante i mesi estivi, un fenomeno noto come “summer learning loss”. L’iniziativa ha preso piede in dieci città italiane – Ancona, Aprilia, Bari, Marghera, Milano, Napoli, Palermo, Rosarno, Torino – coinvolgendo alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado.

Durante l’estate 2022, il progetto ha proposto attività didattiche strutturate in laboratori di gruppo, con l’obiettivo di stimolare le competenze scolastiche attraverso l’apprendimento collaborativo, il gioco, l’educazione tra pari e le esperienze all’aperto. In totale, i partecipanti hanno preso parte a 88 ore di attività, comprensive anche di due giornate di uscite didattiche. A queste si sono aggiunte 12 ore di tutoraggio mirato, in piccoli gruppi di due o tre studenti, per favorire il recupero delle competenze di base.

 Arcipelago Educativo: la ricerca scientifica e i risultati

Lo studio "Starting the School Year on the Right Foot: Effects of a Summer Learning Program Targeting Vulnerable Students in Italy", condotto da Davide Azzolini, Martina Bazzoli, Sergiu Burlacu ed Enrico Rettore, è stato pubblicato sulla rivista internazionale Educational Researcher. I ricercatori afferenti a FBK-IRVAPP, istituto della Fondazione Bruno Kessler di Trento, hanno realizzato il primo studio sistematico in Italia sull’efficacia dei programmi estivi per studenti della scuola primaria e secondaria di primo grado.

I dati raccolti al rientro a scuola, nel settembre successivo al progetto, hanno mostrato miglioramenti tangibili per gli alunni coinvolti. In particolare, i partecipanti hanno registrato un incremento medio degli apprendimenti pari al +7% in italiano e al +4% in matematica rispetto ai coetanei che non avevano preso parte all’iniziativa.

Un doppio effetto: guadagni e prevenzione del calo

I risultati positivi si spiegano attraverso due dinamiche complementari. Da una parte, il gruppo di studenti non coinvolti nel progetto ha evidenziato un peggioramento delle competenze, in particolare in matematica, tipico della pausa estiva. Dall’altra, gli alunni che hanno partecipato ad Arcipelago Educativo hanno invece ottenuto un vero e proprio guadagno di competenze, più evidente nell’ambito linguistico.

L’impatto è stato particolarmente rilevante nei bambini della scuola primaria e in quelli con bisogni educativi speciali, segnalando il potenziale del programma nel sostenere gli studenti più vulnerabili, spesso più esposti ai rischi di dispersione scolastica.

 Arcipelago Educativo: un modello da replicare

L’esperienza di Arcipelago Educativo rappresenta oggi un punto di riferimento nel contesto educativo italiano, storicamente meno esplorato sul fronte dei programmi estivi rispetto ai paesi anglosassoni o nord-europei. Lo studio ne evidenzia l’efficacia non solo nella prevenzione della perdita di apprendimento, ma anche nella promozione dell’equità educativa.

Alla luce di questi risultati, il programma emerge come un possibile modello da adottare su scala più ampia per contribuire a colmare i divari scolastici e sostenere gli studenti nei momenti più critici del loro percorso formativo.