Assegnazione provvisoria 2025/26, trattativa in dirittura d’arrivo

Il Ministero vuole chiudere a breve le trattative su assegnazione provvisoria docenti e ATA 2025/26: vincoli, deroghe e scadenze al centro del confronto

04 giugno 2025 20:20
Assegnazione provvisoria 2025/26, trattativa in dirittura d’arrivo - mobilità in treno
mobilità in treno
Condividi

Il Ministero dell’Istruzione accelera sul fronte delle assegnazione provvisoria per il personale docente e ATA nell’anno scolastico 2025/26. Dopo la prima riunione con i sindacati, si prevede un calendario serrato di incontri per chiudere l’accordo in tempi rapidi. Focus su vincoli, deroghe e scadenze per le domande

Trattativa accelerata per l’intesa

Il confronto tra Ministero dell’Istruzione e sindacati sulle utilizzazioni e assegnazioni provvisorie 2025/26 è partito ufficialmente, e si è concluso con l’impegno a procedere con incontri ravvicinati per giungere rapidamente a un accordo. Il ministero, secondo quanto emerso, avrebbe manifestato una chiara volontà di definire la trattativa quanto prima, in vista delle operazioni di mobilità annuale. La prossima riunione è già calendarizzata per la settimana seguente.

Il contesto è particolarmente rilevante per i docenti di ruolo esclusi dai trasferimenti e per quanti confidano in una mobilità annuale per esigenze personali o familiari. Nonostante il ritardo nell’avvio del tavolo per il rinnovo del CCNL 2019/21, il percorso verso un nuovo contratto integrativo triennale 2025-28 sembra ormai avviato, sulla scia dell’intesa sulla mobilità firmata il 28 febbraio 2025.

Requisiti per l’assegnazione provvisoria

L’assegnazione provvisoria consente ai docenti di ottenere un posto in una scuola diversa da quella di titolarità, ma all’interno della provincia oppure, in presenza di deroghe, anche fuori provincia. I criteri per presentare domanda restano gli stessi: ricongiungimento a figli minori, al coniuge o convivente, presenza di gravi motivi di salute documentati, o ricongiungimento al genitore.

Il periodo utile per presentare le domande dovrebbe cadere tra la fine di giugno e la metà di luglio, con una finestra temporale di circa 15-20 giorni, come già accaduto in anni precedenti. La piattaforma da utilizzare sarà con ogni probabilità Istanze Online, a meno di modifiche dell’ultima ora derivanti dall’accordo ancora in discussione.

Assegnazione provvisoria: vincolo triennale e possibilità di deroga

Il vincolo triennale previsto dall’art. 399/3 del D.lgs. 297/94 obbliga i neoassunti a rimanere nella scuola di immissione in ruolo per tre anni, compreso quello di prova. Tuttavia, sono previste eccezioni importanti. È possibile fare domanda di assegnazione all’interno della provincia se ricorrono motivazioni familiari, mentre per ottenere l’assegnazione interprovinciale bisogna rientrare in una delle deroghe contrattuali previste.

Il CCNL 2019/21, all’articolo 34, individua come beneficiari della deroga: i genitori di figli sotto i 12 anni, i docenti con Legge 104/92, chi assiste soggetti con disabilità grave e chi ha coniuge o figli invalidi civili. Inoltre, è ammessa la possibilità per i docenti in vincolo di accettare supplenze annuali (al 30/06 o 31/08) su classi di concorso differenti rispetto a quella di titolarità.

Il nodo dei docenti da GPS sostegno

Un’ulteriore attenzione è riservata ai docenti assunti da GPS sostegno prima fascia nei precedenti anni scolastici. Per loro, la possibilità di presentare domanda di assegnazione provvisoria dipenderà dalla conferma dell’Intesa del 27 giugno 2024, attualmente oggetto di valutazione da parte del Ministero. Si tratta di un passaggio decisivo per garantire la continuità didattica e il rispetto delle aspettative professionali.

In linea generale, i docenti assunti nel 2023/24 e 2024/25 potranno fare domanda nella provincia di assunzione, ma solo se rientranti nelle deroghe potranno presentare istanza interprovinciale. La chiarezza su queste regole sarà cruciale nelle prossime settimane, anche alla luce della ripresa delle GPS per il biennio successivo, che vedrà coinvolti molti docenti in attesa di definire la propria posizione.