Assegnazione provvisoria 2025: come indicare correttamente le preferenze con ricongiungimento familiare

Assegnazione provvisoria 2025: ecco come inserire correttamente le preferenze in caso di ricongiungimento per evitare l’esclusione di sedi richieste

A cura di Marco Marco
04 luglio 2025 13:20
Assegnazione provvisoria 2025: come indicare correttamente le preferenze con ricongiungimento familiare - mobilità treno
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La richiesta di assegnazione provvisoria per ricongiungimento familiare segue regole ben precise nell’ordine delle preferenze territoriali da inserire. Errori nella compilazione possono compromettere la validità della domanda, soprattutto in presenza di richieste multiple per classi di concorso o tipologie di posto differenti da quella di titolarità

Assegnazione provvisoria: numero e tipologie di preferenze consentite

Nel quadro della mobilità annuale, l’assegnazione provvisoria può essere richiesta per una sola provincia. I docenti dell’infanzia e della primaria possono indicare fino a 20 preferenze, mentre quelli della secondaria di primo e secondo grado ne possono inserire fino a 15. Le preferenze possono essere analitiche (cioè riferite a singole scuole) o sintetiche (riguardanti comuni, distretti o intere province). Il riferimento normativo resta il CCNI 2022/25, in attesa della sottoscrizione definitiva del nuovo contratto triennale.

L’ordine corretto delle preferenze territoriali

In caso di richiesta per ricongiungimento familiare, è essenziale inserire prima le scuole del comune di ricongiungimento, seguite dalla preferenza sintetica per l’intero comune (o distretto sub-comunale), e solo in seguito indicare scuole situate in altri comuni. Questo ordine va rispettato anche se alcune scuole del comune di ricongiungimento non sono gradite: con la preferenza sintetica, si accettano infatti tutte le sedi presenti nel comune. La mancata indicazione del comune rende parzialmente inefficace la domanda, limitandone la valutazione alle sole scuole espressamente elencate.

Eccezioni e casi particolari

Se nel comune di ricongiungimento non ci sono scuole esprimibili, si può indicare una scuola di un comune viciniore o una scuola con sede/plesso nel comune di ricongiungimento, anche se ufficialmente appartiene a un comune diverso. È importante sapere che non rispettare l’ordine stabilito può comportare l’esclusione di alcune preferenze, soprattutto in caso di richieste per diverse classi di concorso o tipologie di posto rispetto alla titolarità.

Assegnazione provvisoria: l’ordine da seguire per evitare esclusioni

Per garantire la corretta valutazione della domanda, i docenti devono rispettare questa sequenza:

  1. Scuole ubicate nel comune di ricongiungimento (preferenze analitiche)
  2. Comune di ricongiungimento (preferenza sintetica)
  3. Scuole ubicate in altri comuni

Solo rispettando questo schema, sarà possibile far valere tutte le opzioni inserite. In caso contrario, le preferenze esterne al comune non verranno considerate, e ciò potrebbe precludere l’ottenimento di una sede più favorevole. È dunque fondamentale compilare la domanda con attenzione, seguendo quanto stabilito nel CCNI ancora in vigore