Assegnazione provvisoria: effetti sul punteggio e sulla continuità

L’assegnazione provvisoria comporta la perdita del punteggio di continuità, ma il servizio svolto vale per mobilità e graduatoria interna d’istituto

A cura di Marco Marco
29 luglio 2025 12:12
Assegnazione provvisoria: effetti sul punteggio e sulla continuità - Mobilità in filobus
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L’assegnazione provvisoria, se ottenuta, può comportare conseguenze sul punteggio di continuità e incidere su future domande di mobilità. È essenziale conoscere con precisione cosa si mantiene e cosa si perde a livello di punteggio, sia per la graduatoria interna di istituto che per la mobilità territoriale e professionale

Come funziona l’assegnazione provvisoria

L’assegnazione provvisoria è un movimento annuale che consente al docente di prestare servizio in una scuola diversa da quella di titolarità, per ragioni legate a ricongiungimento familiare, salute o assistenza a soggetti disabili. Le motivazioni previste dalla normativa includono il ricongiungimento a figli, coniuge, conviventi, genitori o soggetti con disabilità in situazione di gravità. Si può richiedere anche in presenza di gravi condizioni di salute documentate. Il punteggio utile per la valutazione delle istanze si calcola esclusivamente sulla base della tabella allegata al CCNI, e riguarda solo esigenze di famiglia, senza considerare titoli o servizi. Per esempio, si attribuiscono 6 punti per il ricongiungimento a figli minori o al coniuge, 5 punti per ogni figlio sotto i 6 anni e 4 punti per ciascun figlio tra i 6 e i 18 anni.

Punteggio valido ai fini della mobilità

L’anno scolastico svolto tramite assegnazione provvisoria viene comunque riconosciuto come anno di servizio nel ruolo di appartenenza, anche se prestato in un altro ordine di scuola. Ai fini del trasferimento e della graduatoria interna di istituto, tale servizio produce 6 punti come qualsiasi altro anno di ruolo. L’assegnazione provvisoria non impedisce quindi l’accumulo del punteggio di servizio, che resta valido e spendibile nelle future domande di mobilità. Le differenze emergono invece sul piano della continuità di servizio, che può essere compromessa.

Continuità e perdita di punteggio

L’assegnazione provvisoria interrompe la continuità di servizio nella scuola di titolarità, con la conseguente perdita del relativo punteggio maturato in base agli anni continuativi svolti nella stessa sede. Tale perdita si verifica solo nel caso in cui il movimento venga effettivamente ottenuto: la semplice presentazione della domanda, se non accolta, non incide in alcun modo sulla continuità. È importante quindi distinguere tra punteggio di servizio, che si conserva, e punteggio di continuità, che si perde se si ottiene il movimento. Chi non ottiene l’assegnazione provvisoria non subisce alcuna penalizzazione.