Assegnazioni provvisorie 2025: precedenza ai docenti con figli sotto i 6 anni
Nel 2025 i docenti con figli sotto i 6 anni avranno precedenza nelle assegnazioni provvisorie, anche con punteggio inferiore, rispetto ai colleghi


Nel quadro delle assegnazioni provvisorie 2025/2026, sarà confermata la precedenza per i docenti con figli piccoli, riconosciuta sia per i movimenti provinciali che interprovinciali. Il diritto è valido anche nei confronti di candidati con punteggio più alto, e si estende, in forma ridotta, anche a genitori con figli tra 6 e 12 anni
Precedenza assoluta con figli sotto i 6 anni
Nel nuovo CCNI utilizzazioni 2025-2028, l’articolo 8 dovrebbe confermare la priorità riservata a lavoratrici madri e lavoratori padri con figli di età inferiore ai sei anni. Il beneficio si applica alle assegnazioni provvisorie sia provinciali che interprovinciali, secondo quanto previsto dalla normativa vigente. In particolare, si fa riferimento all’art. 42 bis del D.lgs 151/01, che concede la precedenza anche in caso di adozioni o affidi, calcolando l’età del minore dall’ingresso in famiglia.
Il diritto si applica per tutto l’anno scolastico se il figlio compie sei anni tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2025. Questo consente al docente di precedere in graduatoria colleghi con punteggio superiore, purché questi ultimi non abbiano analoghe precedenze riconosciute.
Figli tra 6 e 12 anni: precedenza interprovinciale
Una precedenza di livello inferiore, ma comunque significativa, viene riconosciuta anche ai docenti con figli tra i sei e i dodici anni, limitatamente alle assegnazioni interprovinciali. Anche in questo caso, il CCNI dovrebbe confermare quanto previsto all’art. 8, comma 1, punto IV, lettera m), che estende il diritto alle madri e ai padri, anche adottivi o affidatari, con prole di età compresa tra sei e dodici anni.
Anche qui, come per i bambini più piccoli, si considera l’età compiuta entro il 31 dicembre dell’anno scolastico di riferimento, e nei casi di affido o adozione, il conteggio parte dalla data di ingresso del minore nella famiglia. Questa precedenza non ha valore provinciale, ma può risultare determinante nel caso di richieste di assegnazione verso province diverse da quella di titolarità.
Valore giuridico e applicazione concreta dell'assegnazioni provvisorie
Queste precedenze sono previste in maniera chiara nel Contratto Collettivo Nazionale Integrativo (CCNI), che disciplina annualmente le operazioni di utilizzazione e assegnazione provvisoria. Il valore giuridico è pieno e consente ai genitori interessati di superare colleghi con maggiore punteggio, purché privi di diritti di precedenza.
Le segreterie scolastiche e gli Uffici Scolastici Territoriali (UST) dovranno applicare scrupolosamente questi criteri al momento dell’assegnazione, tenendo conto sia della documentazione anagrafica sia delle condizioni familiari specifiche. Le richieste di assegnazione dovranno includere le certificazioni relative alla situazione dei figli per consentire l’effettiva fruizione della precedenza.
Assegnazioni provvisorie: impatto sulla mobilità annuale
Le precedenze per i genitori con figli minori incidono fortemente sulle graduatorie per la mobilità annuale, rappresentando un criterio prioritario rispetto al mero punteggio. In pratica, un docente con figli piccoli potrà ottenere una sede più favorevole, anche se ha meno anni di servizio o titoli rispetto ad altri concorrenti.
Questa misura mira a favorire la conciliazione tra vita familiare e lavoro, riconoscendo il valore della genitorialità e l’importanza di garantire la vicinanza tra genitori e figli nei primi anni di vita. Si tratta, quindi, di una disposizione che unisce criteri di giustizia sociale e organizzazione funzionale del sistema scolastico, contribuendo a migliorare la qualità della vita lavorativa degli insegnanti.