Assegnazioni provvisorie e utilizzazioni 2025/26: le regole per i docenti di educazione motoria nella primaria
Mobilità annuale 2025/26 per docenti di educazione motoria primaria: regole, abilitazioni e limiti per utilizzazioni e assegnazioni provvisorie
Il CCNI 2025/28 chiarisce le modalità di utilizzazione e assegnazioni provvisorie per i docenti di educazione motoria nella scuola primaria. Le norme generali valgono per tutti i docenti, ma sono previste alcune precisazioni specifiche per chi è titolare o aspira a un posto di educazione motoria, in considerazione della recente introduzione della disciplina
Stesse regole per tutti i docenti
I docenti di educazione motoria nella scuola primaria partecipano alla mobilità annuale con le stesse regole previste per gli altri docenti. Ciò significa che possono presentare domanda di utilizzazione e/o assegnazione provvisoria nel rispetto dei criteri generali stabiliti dal contratto. Tuttavia, nel loro caso si applicano ulteriori indicazioni che riguardano la possibilità di passaggio tra posti di insegnamento ordinario e posti di educazione motoria.
Passaggio tra insegnamenti con abilitazione
Le utilizzazioni e assegnazioni provvisorie tra educazione motoria e gli altri insegnamenti della primaria sono equiparate ai movimenti su altra classe di concorso. Questo comporta l’obbligo, per i docenti non titolari di educazione motoria, di essere in possesso della relativa abilitazione, ottenuta attraverso il superamento del concorso ordinario specifico. Senza tale requisito, non è possibile accedere ai posti di educazione motoria attraverso la mobilità annuale.
Mobilità per assegnazioni provvisorie anche da educazione motoria verso altri insegnamenti
Allo stesso modo, i docenti titolari di educazione motoria possono richiedere l’assegnazione provvisoria o l’utilizzazione verso altre classi di concorso o tipologie di posto, purché in possesso della specifica abilitazione richiesta. Il principio resta quello della piena reciprocità dei movimenti, ma solo laddove esistano le condizioni di idoneità disciplinare. In questo modo si garantisce la qualità dell’insegnamento nelle discipline coinvolte e si valorizzano i titoli professionali acquisiti