Assegno di Inclusione: obbligo scolastico per i figli minori, cosa cambia e come evitare la revoca

Assegno di Inclusione 2025: scatta l’obbligo scolastico per i figli minori. Cosa cambia, come evitare la sospensione e le nuove soglie per accedere al sussidio.

27 maggio 2025 15:56
Assegno di Inclusione: obbligo scolastico per i figli minori, cosa cambia e come evitare la revoca - assegno di inclusione
assegno di inclusione
Condividi

Un nuovo decreto attuativo cambia le regole per chi percepisce l’Assegno di Inclusione (ADI). Il Ministero del Lavoro e quello dell’Istruzione hanno introdotto un vincolo importante: le famiglie che beneficiano del sussidio devono dimostrare che i figli minori rispettano l’obbligo scolastico. Chi non si adegua rischia di perdere il diritto al sostegno economico.

Obbligo scolastico per i figli: nuova condizione per ottenere l’Assegno di Inclusione

Il decreto attuativo, firmato dai ministri competenti, applica una delle disposizioni previste dal Decreto Lavoro. La norma stabilisce che le famiglie con figli minorenni possano accedere all’Assegno di Inclusione solo se i minori risultano regolarmente iscritti e frequentanti la scuola dell’obbligo.

Chi non rispetta questa condizione si espone alla revoca del beneficio. Gli operatori sociali incaricati del Patto per l’inclusione sociale controlleranno la situazione utilizzando le banche dati dell’Anagrafe Nazionale dell’Istruzione (Anist) e della Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND).

Come mettersi in regola ed evitare la sospensione dell’ADI

Le famiglie che non rispettano i requisiti possono regolarizzare la loro posizione. Se la documentazione che prova la frequenza scolastica non risulta aggiornata, il nucleo familiare dispone di 10 giorni per presentarla.

Nel caso in cui il figlio non frequenti la scuola, il sistema invia un avviso. A questo punto, la famiglia deve sottoscrivere il Patto per l’inclusione e impegnarsi a far rientrare il minore nel percorso scolastico. Se entro 7 giorni dall’accordo non avviene la riammissione a scuola, l’erogazione dell’Assegno di Inclusione si interrompe dal mese successivo.

Chi non rispetta più volte le regole può perdere definitivamente il beneficio. Il consiglio è chiaro: adeguarsi in tempi brevi per non rischiare di restare senza un aiuto economico fondamentale.

Assegno di Inclusione 2025: aumentano importi e beneficiari

Il 2025 segna anche un ampliamento dell’Assegno di Inclusione. Le nuove soglie ISEE e i criteri meno rigidi hanno portato a un aumento della platea di beneficiari: dai 697mila nuclei familiari del 2024 si passerà a 747mila secondo le stime del MEF.

Il Governo ha innalzato il limite ISEE da 9.360 a 10.146 euro, mentre il reddito familiare richiesto è salito da 6.000 a 6.500 euro annui. Inoltre, le famiglie con over 67enni possono usufruire di una soglia più alta: 8.190 euro.

L’Assegno di Inclusione resta un sostegno prezioso

Per mantenere il diritto all’Assegno di Inclusione, ogni famiglia deve rispettare le regole imposte. In particolare, deve garantire la frequenza scolastica dei figli minori. Ignorare questo vincolo significa mettere a rischio un sussidio fondamentale, soprattutto in un periodo segnato da inflazione e aumento dei costi di vita.

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail