Assegno Unico 2025: domande in calo e importi ridotti – Ecco cosa sta succedendo e come evitarlo
Assegno Unico 2025: domande in calo e importi ridotti. Ecco cause, dati INPS, importi aggiornati e cosa fare per non perdere il beneficio.


L’Assegno Unico Universale (AUU), introdotto nel 2022 per sostenere le famiglie con figli a carico, sta attraversando un momento critico. Per la prima volta dall’attivazione della misura, il numero delle domande è sceso sotto la soglia dei 6 milioni, mentre l’importo medio riconosciuto per figlio è in netto calo. Una tendenza preoccupante che colpisce soprattutto le famiglie più vulnerabili e che è strettamente legata a una scarsa informazione e a errori nella gestione dell’ISEE. In questo articolo analizziamo tutti i dati più recenti, le cause del calo, gli effetti concreti per le famiglie e le novità in arrivo nel 2025.
Assegno Unico: meno richieste e importi ridotti
I dati ufficiali dell’INPS confermano un trend allarmante: sempre meno famiglie stanno facendo richiesta per l’Assegno Unico, e molte di quelle che continuano a riceverlo si trovano ad incassare solo l’importo minimo. Le cause principali? L’assenza di un ISEE aggiornato e numerosi errori formali nelle domande, che generano tagli automatici e perdite economiche anche consistenti, in alcuni casi pari a centinaia di euro al mese.
Gli importi AUU oggi: una forbice sempre più ampia
Nel 2025, l’importo medio dell’Assegno Unico per figlio è sceso a circa 167 euro al mese. Tuttavia, dietro questa media si cela una marcata disuguaglianza. Le famiglie che non presentano un ISEE aggiornato o superano la soglia massima (fissata a 45.939,56 euro per il 2025) ricevono soltanto 57 euro mensili per figlio.
Al contrario, i nuclei con un ISEE sotto i 17.227,33 euro possono ottenere fino a 224 euro mensili a figlio. Una differenza che rende il corretto aggiornamento dell’ISEE un passaggio decisivo per non perdere risorse fondamentali.
Quanto incide il numero di figli?
Il numero di figli ha un impatto diretto sull’ammontare complessivo dell’Assegno. I dati INPS più recenti mostrano che:
- Con un solo figlio: l’importo medio è di 143 euro mensili
- Con due figli: l’importo sale a circa 319 euro complessivi
- Con tre o più figli: si arriva a una media di 642 euro al mese, con picchi oltre i 2.000 euro per i nuclei molto numerosi
La questione dell’ISEE: perché è fondamentale
La differenza tra ricevere l’importo minimo o quello pieno dell’Assegno Unico dipende quasi esclusivamente dall’ISEE. Sono oltre due milioni i minori che percepiscono oggi l’importo minimo, perché le rispettive famiglie non hanno presentato un ISEE aggiornato entro la scadenza di giugno 2025.
È importante sottolineare che non è possibile recuperare retroattivamente gli importi persi: chi non presenta l’ISEE in tempo, perde definitivamente la possibilità di ricevere gli arretrati legati all’importo pieno.
Rivalutazione degli importi AUU: cosa cambia nel 2025
Nel 2025, l’INPS ha adeguato gli importi dell’Assegno Unico all’inflazione, applicando un incremento dello +0,8% rispetto all’anno precedente. Restano inoltre attivi i bonus maggiorati, che offrono importi extra in presenza di determinati requisiti:
- +50% per figli nel primo anno di vita
- +50% per figli fino a 3 anni in nuclei con almeno tre figli e ISEE inferiore a 46.000 euro
- 150 euro al mese di bonus fisso per famiglie con almeno quattro figli
Tuttavia, questi aumenti non riescono a compensare il calo generale degli importi medi, principalmente dovuto alla mancata presentazione o aggiornamento dell’ISEE.
Perché le domande AUU diminuiscono?
L’INPS ha rilevato, nei primi sei mesi del 2025, una riduzione dell’1,2% delle richieste rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le cause principali includono:
- Ritardi nella presentazione delle domande: molti attendono la scadenza estiva, rallentando le erogazioni
- Errori e omissioni nei documenti: questi portano a sospensioni, tagli o respingimenti automatici
- ISEE mancante o scaduto: è ormai il principale fattore che determina l’importo finale riconosciuto
Cosa fare per non perdere l’AUU
Per evitare riduzioni dell’importo dell’Assegno Unico e ottenere il massimo spettante, è fondamentale:
- Presentare l’ISEE aggiornato entro i termini
- Controllare con attenzione la domanda, evitando errori formali
- Comunicare tempestivamente eventuali variazioni (nascite, variazioni reddituali, composizione del nucleo)
Solo un’attenta gestione della documentazione permette di accedere pienamente ai benefici previsti e sostenere in modo concreto la propria famiglia.