Assegno unico 2025: i dati Inps sui nuovi pagamenti

L'Inps conferma la crescita dell'assegno unico 2025 con oltre 16 miliardi erogati alle famiglie italiane e aumenti per i nuclei beneficiari.

22 dicembre 2025 15:00
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Assegno Unico 2025
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L’Inps ha registrato una spesa di 16,4 miliardi per l’assegno unico 2025 nei primi dieci mesi. I dati confermano il sostegno alle famiglie italiane, evidenziando un incremento dei nuclei beneficiari e degli importi medi erogati per ogni figlio.

Statistiche e diffusione dell'assegno unico 2025

I dati raccolti dall'Osservatorio Statistico mostrano che oltre sei milioni di famiglie hanno avuto accesso al contributo economico durante l'anno corrente. La misura ha raggiunto quasi dieci milioni di figli, confermando una diffusione capillare su scala nazionale della prestazione. Per ottenere il beneficio completo è fondamentale presentare regolarmente la certificazione Isee aggiornata che permette di definire correttamente la fascia di appartenenza del nucleo familiare.

Analisi degli importi medi per le famiglie

L'importo erogato varia sensibilmente in base alla situazione economica del richiedente, con una media di 174 euro mensili per figlio registrata a ottobre. Chi non presenta la documentazione reddituale o supera le soglie stabilite riceve la quota minima prevista dalla normativa vigente. Le famiglie con redditi più bassi beneficiano di un supporto economico maggiore finalizzato a garantire una tutela equa per ogni minore a carico.

Ecco i principali parametri relativi alle fasce di pagamento dell'assegno unico 2025:

  • Isee fino a 17.227 euro: assegno medio di circa 224 euro per ogni figlio.

  • Isee oltre 45.939 euro o assente: importo base di circa 58 euro mensili.

  • Totale figli beneficiari: la misura copre attualmente 9.895.565 bambini e ragazzi.

  • Spesa complessiva 2024: nell'anno precedente sono stati stanziati 19,9 miliardi di euro.

L'erogazione dei fondi prosegue regolarmente, riflettendo l'andamento delle domande presentate dai nuovi nuclei familiari e gli adeguamenti legati al costo della vita. La struttura della prestazione rimane legata al principio di progressività, assicurando che le risorse siano distribuite in modo proporzionale alle reali necessità economiche censite tramite i canali ufficiali dell'ente previdenziale.

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