I concorsi docenti PNRR1 e PNRR2, indetti per infanzia, primaria e scuola secondaria di primo e secondo grado, si distinguono per la formazione di graduatorie di soli vincitori. Queste graduatorie includono un numero di candidati pari ai posti banditi per ogni classe di concorso e regione, utili ai fini delle assunzioni. Coloro che superano tutte le prove e si posizionano utilmente in base a punteggio, preferenze e precedenze sono dichiarati vincitori. Tuttavia, per coprire i posti rifiutati dai vincitori, si attinge dagli idonei, ossia candidati che hanno superato tutte le prove ma senza rientrare nei posti disponibili inizialmente.
Decreto PA e integrazione delle graduatorie: la soglia del 30% per gli idonei
Il Decreto PA, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 7 aprile e attualmente in fase di approvazione parlamentare, introduce una novità per i concorsi PNRR: l’integrazione delle graduatorie con gli idonei che hanno raggiunto il punteggio minimo per il superamento delle prove. Questa integrazione riguarda il 30% dei posti banditi per ogni classe di concorso e regione, a partire dai concorsi PNRR1. La scelta della soglia del 30% risponde a due motivazioni principali:
- Richiesta della Commissione Europea, che ha sottolineato la necessità di introdurre ulteriori criteri qualitativi per la selezione degli idonei, garantendo trasparenza e merito nelle assunzioni.
- Allineamento alla normativa generale per i concorsi pubblici (art. 35, comma 5-ter del d.lgs. n. 165/2001), che prevede una percentuale analoga per le integrazioni di graduatoria.
È importante precisare che questa integrazione si applica dopo l’esaurimento della graduatoria dei vincitori e dopo aver coperto i posti dei rinunciatari, con una percentuale che può risultare superiore al 30% a seconda delle esigenze specifiche di ciascuna regione e classe di concorso.
Impatti positivi dell’integrazione delle graduatorie dei concorsi PNRR fino al 2026
L’estensione della graduatoria con il 30% degli idonei permette di incrementare il numero di assunzioni a tempo indeterminato di candidati che hanno superato le prove concorsuali. Questa misura consente anche l’inserimento di tali candidati nel circuito delle abilitazioni previsto dal DPCM del 4 agosto 2023, qualora ne fossero sprovvisti. Inoltre, si riduce la dipendenza dalle supplenze assegnate tramite le Graduatorie a Esaurimento (GaE) e le Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS), che presentano criticità soprattutto nelle fasce successive alla prima, in cui i docenti non sempre possiedono l’abilitazione necessaria.
L’elenco regionale per assunzioni future: una soluzione a lungo termine
Il comma 2 dell’articolo 2 del Decreto PA introduce infine la creazione di un elenco regionale valido per le assunzioni a partire dall’anno scolastico 2026/2027. In questo elenco potranno essere inseriti sia i vincitori sia gli idonei dei concorsi banditi dal 2020, offrendo così una soluzione per coprire i posti ancora vacanti dopo lo scorrimento di tutte le graduatorie. Questo strumento mira a ottimizzare le procedure di reclutamento su base regionale, garantendo una risposta strutturale alla carenza di candidati in alcune aree e riducendo il ricorso a incarichi temporanei.
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