Assunzioni Dirigenti scolastici 2025/26: la ripartizione dei posti, presenti alcune criticità
Autorizzate 347 assunzioni per dirigenti scolastici dal 1° settembre 2025. L'analisi della ripartizione dei posti e delle criticità sollevate dai sindacati.


Via libera alle assunzioni dei dirigenti scolastici a partire dal 1° settembre 2025. Il Ministero dell'Istruzione e del Merito (MIM) ha ottenuto l'autorizzazione dal MEF per coprire i posti vacanti. Le procedure passano ora agli Uffici Scolastici Regionali, ma emergono già le prime criticità sollevate dai sindacati.
La ripartizione dei posti per i nuovi Dirigenti Scolastici
Il Ministero ha ricevuto l'autorizzazione a procedere con le nomine sui 347 posti vacanti e disponibili alla data del 17 giugno 2025. Di questi, 21 sono destinati ai trattenimenti in servizio, 8 saranno coperti attingendo dalla graduatoria del concorso campano del 2011, mentre i restanti 318 posti andranno ai vincitori del concorso ordinario regionale. L'amministrazione ha inoltre specificato che, dei 314 posti precedentemente ceduti alla procedura riservata, 122 verranno restituiti alle procedure ordinarie con le nomine del 2025. La gestione delle assunzioni è ora di competenza degli Uffici Scolastici Regionali (USR), che avvieranno le operazioni nelle prossime settimane.
Il nodo della mobilità
Una delle principali criticità emerse riguarda la gestione dei posti resisi liberi dopo la data di autorizzazione. Attualmente si contano 10 posti aggiuntivi derivanti da pensionamenti successivi al 17 giugno, i quali non potranno essere utilizzati per nuove nomine. Secondo il sindacato Flc Cgil, questa situazione penalizza i dirigenti che attendono la mobilità interregionale, poiché non possono accedere a questi posti disponibili tardivamente. Per questo, è stata avanzata la richiesta di una riapertura straordinaria delle operazioni di trasferimento, permettendo agli USR di utilizzare le domande inevase per coprire queste disponibilità e favorire il rientro dei dirigenti nella loro regione di residenza.
La questione delle reggenze
Al di là delle nomine autorizzate, il numero di scuole senza un dirigente titolare, le cosiddette reggenze, rimane una questione centrale. I sindacati sottolineano come i 10 posti "extra" siano solo la punta dell'iceberg. A questi si sommano circa 300 istituti guidati da presidi con altri incarichi e 78 sedi salvate dai tagli al dimensionamento, sulle quali un decreto governativo impedisce di effettuare assunzioni. La richiesta al Ministro è netta: per eliminare le reggenze e stabilizzare la dirigenza scolastica, è necessario un aumento strutturale dei posti in organico, creando un contingente aggiuntivo per mobilità e nuove immissioni in ruolo.
Le assunzioni dei Dirigenti Scolastici in sintesi
Le assunzioni di 347 dirigenti scolastici sono un passo avanti, ma non risolvono le criticità del sistema. Restano aperti i nodi legati alla mobilità interregionale sui posti resisi disponibili tardivamente e alla gestione delle numerose reggenze, per le quali i sindacati chiedono un aumento stabile dell'organico per garantire la piena funzionalità delle scuole.