Autonomia differenziata, via libera del Governo al nuovo DL sui Lep: più poteri alle Regioni sull'Istruzione
Il Governo approva il Decreto Legge sull'autonomia differenziata con la definizione dei nuovi Lep. Più poteri alle Regioni su scuola, energia e trasporti.


Il progetto di autonomia differenziata avanza con cautela ma in modo costante. Il Consiglio dei Ministri oggi ha approvato un nuovo disegno di legge che introduce una delega per la definizione dei Lep (Livelli Essenziali delle Prestazioni), ovvero i servizi minimi da garantire su tutto il territorio nazionale. Si tratta di un passaggio fondamentale, reso necessario dopo che la Corte Costituzionale aveva bocciato una precedente versione della riforma, rilevando l’obbligo di rispettare il principio della leale collaborazione tra Stato e Regioni.
La riforma punta a ridurre i divari territoriali senza compromettere l’unità nazionale
La Consulta aveva evidenziato come ogni percorso verso l’autonomia debba mantenere un equilibrio tra le competenze regionali e l’interesse nazionale, tutelando i diritti fondamentali in modo uniforme. Un richiamo che ha trovato eco nelle parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, intervenuto nei giorni scorsi con particolare riferimento alla sanità. Il Capo dello Stato ha sottolineato l’urgenza di superare i “divari intollerabili” tra i sistemi sanitari regionali, ribadendo che l’accesso alle cure deve rimanere universale e omogeneo per tutti i cittadini, ovunque essi risiedano.
33 articoli per ridefinire le competenze: esclusa la sanità, ma resta l’istruzione
Il nuovo testo, che si compone di 33 articoli, prende spunto in larga parte dal rapporto conclusivo del Comitato Lep, presieduto dal giurista Sabino Cassese. Tra le novità principali figura l’esclusione della sanità dal novero delle materie Lep, scelta che rispecchia l’orientamento istituzionale volto a mantenere questo ambito sotto il controllo centrale per garantire equità e universalità. Rimangono però tutte le altre aree strategiche: istruzione, lavoro, ricerca, alimentazione, sport, governo del territorio, trasporti, energia, cultura, ambiente, oltre a porti, aeroporti e comunicazioni.
Autonomia differenziata: nove mesi per attuare la riforma con uno o più decreti legislativi
Una volta che il disegno di legge sarà approvato dal Parlamento, l’Esecutivo avrà a disposizione nove mesi per definire nel dettaglio i nuovi Livelli Essenziali delle Prestazioni. Questo avverrà tramite uno o più decreti legislativi, che dovranno stabilire criteri precisi e omogenei per garantire l’erogazione dei servizi pubblici fondamentali, anche nelle Regioni che opteranno per un maggiore grado di autonomia. L’obiettivo dichiarato del Governo è quello di conciliare efficienza amministrativa, valorizzazione delle specificità territoriali e coerenza nazionale nella tutela dei diritti.