Bambini davanti agli schermi: allarme insonnia e iperattività

Un'indagine rivela come l'abuso tra bambini e gli schermi influenzi negativamente il riposo e comporti seri segnali di disagio emotivo.

26 novembre 2025 18:00
Bambini davanti agli schermi: allarme insonnia e iperattività - Bambini davanti uno schermo
Bambini davanti uno schermo
Condividi

Il rapporto tra bambini e schermi è diventato una questione centrale per la salute infantile, con dati che destano crescente preoccupazione tra gli specialisti. Secondo l'Associazione Di.Te., oltre la metà dei bimbi sotto i sei anni utilizza dispositivi quotidianamente, un'abitudine che genera disturbi del sonno e problemi comportamentali. Questo uso precoce della tecnologia, spesso privo di controllo, richiede un'analisi attenta delle dinamiche familiari attuali.

L'esposizione quotidiana alla tecnologia

I dati emersi dall'indagine condotta su seimila famiglie fotografano una realtà in rapida evoluzione. La maggioranza dei minori tra zero e sei anni possiede già una forte familiarità con smartphone e tablet, utilizzati quotidianamente dal 61,4% del campione. L'iniziazione al digitale avviene precocemente: per oltre il 40% dei piccoli il contatto inizia tra i due e i tre anni, ma un quinto comincia ancora prima. Un aspetto critico riguarda la solitudine della fruizione; otto bambini su dieci usano i dispositivi senza supervisione, trascorrendo diverse ore isolati davanti al display. Questa tendenza modifica radicalmente le abitudini ludiche tradizionali.

Impatto di bambini e schermi sulla salute

Le ripercussioni di questa esposizione costante sono evidenti sul benessere psicofisico. Quando il dispositivo viene rimosso, più della metà dei bambini reagisce con crisi di rabbia o pianto, manifestando una forma di dipendenza precoce. A livello comportamentale si osservano frequentemente segnali di iperattività e una marcata difficoltà a mantenere la concentrazione. Anche il riposo è compromesso: l'uso serale impedisce il rilassamento, causando insonnia e una peggiore qualità del sonno. Spesso il problema è alimentato dal contesto domestico, dove gli adulti stessi mostrano un attaccamento eccessivo al cellulare anche durante i momenti di accudimento.

Il parere degli esperti e il futuro

La comunità scientifica esprime forte preoccupazione per le conseguenze a lungo termine. Lo psicoterapeuta Giuseppe Lavenia avverte che l'uso della tecnologia come "ciuccio digitale" rischia di spegnere le emozioni, impedendo ai piccoli di imparare a gestirle autonomamente. Concorda il pediatra Giuseppe Varrasi, il quale ribadisce che la crescita cognitiva necessita di esperienze fisiche reali e interazioni umane dirette, non mediate da monitor. Tali tematiche saranno discusse a Roma il 29 novembre durante la Giornata Nazionale sulle Dipendenze Tecnologiche, un appuntamento cruciale per analizzare i rischi evolutivi e definire nuove linee guida educative.

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail