Bambini del bosco allontanati dalla famiglia: l'Osservatorio contesta la decisione

Il caso dei minori prelevati nel bosco accende il dibattito: per Antonio Marziale la legge sui bambini allontanati va rivista urgentemente.

A cura di Scuolalink Scuolalink
22 novembre 2025 14:30
Bambini del bosco allontanati dalla famiglia: l'Osservatorio contesta la decisione - Osservatorio sui Diritti dei Minori
Osservatorio sui Diritti dei Minori
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Il recente caso dei bambini allontanati dalla famiglia che viveva nel bosco ha scosso profondamente l'opinione pubblica. Antonio Marziale, presidente dell'Osservatorio sui Diritti dei Minori, critica con fermezza quello che definisce un malfunzionamento del sistema istituzionale italiano. Se la decisione del Tribunale si basa puramente sullo stile di vita, siamo di fronte a un provvedimento innaturale che richiede modifiche normative immediate e sostanziali.

L'analisi giuridica sui bambini allontanati

La vicenda riapre una complessa discussione sull'applicazione delle norme vigenti in materia di tutela minorile. Secondo il sociologo Marziale, il punto cruciale risiede nella rigidità interpretativa mostrata dai magistrati nel caso specifico. Se il testo normativo è stato seguito alla lettera, allora la legge stessa necessita di una revisione urgente; viceversa, se esistevano margini di flessibilità non utilizzati, occorre comprenderne le ragioni profonde. In entrambi gli scenari, le istituzioni ne escono con un'immagine fortemente compromessa. Per l'esperto, quanto accaduto rappresenta una vera e propria debacle del sistema di protezione che dovrebbe tutelare le famiglie.

Istruzione parentale e stile di vita

Le motivazioni alla base del decreto del Tribunale restano al centro delle critiche dell'Osservatorio. Marziale definisce inaccettabile che l'intervento sia scaturito unicamente dallo stile di vita agreste scelto dai genitori. Anche l'ipotesi della mancata frequenza scolastica non appare sufficiente: l'ordinamento italiano prevede infatti l'istruzione parentale come alternativa legale valida e certamente meno traumatica del trasferimento coatto in una struttura. La drastica misura dell'allontanamento dovrebbe restare un'estrema ratio, applicabile esclusivamente in contesti dove l'incolumità fisica o la salute psichica dei minori siano messe concretamente a rischio da gravi patologie genitoriali.

Urgenza di una riforma strutturale

L'episodio evidenzia la necessità di non limitarsi a reazioni di sdegno momentaneo, ma di agire sul piano politico. Il presidente dell'Osservatorio invoca un intervento legislativo profondo, che vada ben oltre le attuali discussioni sulla separazione delle carriere in magistratura. Serve una riforma organica della giustizia che rimetta al centro i diritti dei cittadini e, in via prioritaria, la tutela reale dei più piccoli. Senza un cambiamento strutturale delle norme, il rischio concreto è che situazioni simili continuino a verificarsi, minando ulteriormente la fiducia nelle istituzioni preposte alla salvaguardia dei minori e all'unità del nucleo familiare.

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