Bando 'Strade in gioco': domande entro il 21 ottobre 2025 per città a misura di bambini e adolescenti
Strade in gioco offre ai comuni 30.000€ per progetti che trasformano piazze e strade in luoghi di socialità e gioco libero. Scadenza 21 ottobre 2025.
Restituire le città ai bambini e agli adolescenti è la sfida lanciata dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza con il bando “Strade in Gioco. Spazi sicuri di incontro e gioco libero in città”. Il progetto si ispira alle play streets internazionali e nasce dall’esigenza di contrastare l’eccesso di tempo trascorso online, favorendo esperienze di socialità autentica. L’iniziativa vuole trasformare strade, piazze e aree pedonali in luoghi accoglienti, belli e accessibili, in cui i giovani possano crescere, sperimentare libertà e sviluppare creatività. Non si tratta di allestire parchi giochi tradizionali o organizzare eventi occasionali, ma di costruire una nuova cultura urbana che metta al centro la socialità spontanea e l’autonomia dei più piccoli.
Strade in gioco: un bando per rigenerare lo spazio urbano
Il bando è destinato a Comuni italiani con una popolazione tra 10.000 e 200.000 abitanti e una densità minima di 1.500 abitanti per km², come riportato nell’allegato ufficiale che elenca 198 enti potenzialmente ammissibili. L’Autorità selezionerà 15 progetti complessivi – di cui 8 nell’Area Nord e 7 tra Centro, Sud e Isole – garantendo un’equa rappresentanza territoriale. Ciascun Comune potrà presentare una sola proposta, con una durata di 24 mesi e un finanziamento massimo di 30.000 euro, per un budget complessivo di 450.000 euro.
Le iniziative dovranno essere leggere, sostenibili e reversibili, senza ricorrere a opere edilizie o infrastrutturali permanenti. Le trasformazioni ammesse riguardano, ad esempio, la chiusura temporanea di strade o piazze, la creazione di zone pedonali, l’uso di arredi urbani removibili come sedute, fioriere, tavoli o angoli tematici per adolescenti, fino alla realizzazione di interventi di street art ispirati al tema del gioco. L’obiettivo è offrire un cambiamento concreto e duraturo dell’uso dello spazio urbano, in grado di proseguire anche oltre la fine del finanziamento.
Socialità offline e gioco libero
Al centro dell’iniziativa c’è la volontà di ridare valore al gioco libero e non strutturato, fondamentale per lo sviluppo fisico, emotivo e sociale dei minori. I progetti dovranno creare spazi dove bambini e ragazzi possano muoversi in autonomia e incontrarsi senza rischi, lontano dal traffico e dal controllo continuo degli adulti. Il bando suggerisce attività semplici e creative come pattinare, disegnare con i gessetti, saltare alla corda, scambiare giochi o leggere all’aperto, ma lascia libertà di ideazione alle amministrazioni.
Questi luoghi puntano a rafforzare la socialità offline, offrendo un’alternativa concreta alla dipendenza dagli schermi e alle dinamiche negative del mondo digitale, come cyberbullismo e isolamento. Gli interventi dovranno garantire continuità e prevedibilità: non eventi isolati, ma appuntamenti regolari, con chiusure al traffico ricorrenti e orari significativi. Il coinvolgimento della comunità locale – famiglie, associazioni, gruppi informali ed enti del Terzo Settore – sarà essenziale per radicare il progetto nel territorio e assicurare la sua sostenibilità nel tempo.
Strade in gioco: come partecipare e presentare i progetti
I Comuni interessati devono presentare la domanda di partecipazione e la proposta progettuale entro il 21 ottobre 2025, utilizzando esclusivamente la posta elettronica certificata all’indirizzo [email protected] (con copia a [email protected]). La documentazione deve rispettare i modelli allegati, essere redatta in formato PDF testuale e firmata digitalmente o, in alternativa, con firma autografa accompagnata da un documento di identità valido.
La valutazione, affidata a una commissione interna all’Autorità, assegnerà un punteggio massimo di 100 punti, basato su criteri come chiarezza e coerenza della proposta, adeguatezza dello spazio individuato, qualità delle attività, processi partecipativi, adesione di enti locali e terzo settore e sostenibilità finanziaria. Solo i progetti con almeno 70 punti potranno accedere ai contributi. Sono previsti tre step di erogazione dei fondi: un anticipo iniziale di 10.000 euro, un rimborso intermedio fino a 15.000 euro e un saldo finale, in base alle spese effettivamente rendicontate.
Avviso pubblico