Basta 'summer learning loss': la petizione per aprire le scuole anche d'estate

Rimodulazione del calendario scolastico in Italia: una petizione chiede scuole aperte anche d'estate per combattere le disuguaglianze e il summer learning loss.

18 giugno 2025 19:36
Basta 'summer learning loss': la petizione per aprire le scuole anche d'estate - Summer learning loss
Summer learning loss
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Un'iniziativa congiunta di WeWorld e Mammadimerda sta guadagnando terreno in Italia, raccogliendo oltre 72 mila firme per una petizione che mira a rivoluzionare il calendario scolastico nazionale e contrastare il fenomeno del summer learning loss. La proposta, nata dall'esigenza di ascoltare le famiglie, denuncia un sistema scolastico tra i più stressanti al mondo, caratterizzato da un calendario eccessivamente lungo e, paradossalmente, dalla pausa estiva più estesa d'Europa, con ben 14 settimane di vacanze. Secondo i promotori, l'attuale struttura del calendario scolastico alimenta le disuguaglianze e ostacola la conciliazione vita-lavoro per molti genitori. Le lunghe vacanze estive, infatti, favoriscono la perdita di competenze cognitive e relazionali nei bambini e negli adolescenti, creando un onere significativo per le famiglie costrette a fronteggiare i costi elevati dei campi estivi e la mancanza di alternative più accessibili.

Le richieste chiave della petizione

La petizione si concentra su due pilastri fondamentali per una riforma del sistema:

  • Apertura delle scuole anche a giugno e luglio con attività extrascolastiche e rimodulazione delle pause durante l'anno: L'obiettivo non è ridurre i 200 giorni di lezione annuali, ma distribuirli in modo più equilibrato, mantenendo le scuole aperte per attività educative e ricreative anche nei mesi estivi.
  • Introduzione obbligatoria del tempo pieno dai 3 ai 14 anni in tutte le scuole: Questo consentirebbe a studenti e studentesse di scegliere, ovunque in Italia, tra tempo pieno e tempo parziale, garantendo un'offerta formativa più ricca e un supporto maggiore alle famiglie.

Il fenomeno del "summer learning loss" e le disuguaglianze educative

Uno degli argomenti centrali a sostegno della petizione è il fenomeno del "summer learning loss", ovvero la perdita di competenze acquisite durante il periodo scolastico che si verifica durante la pausa estiva. Questo fenomeno, spiegano i promotori, ha un "effetto cumulativo sui risultati futuri", ampliando il divario educativo e aumentando le probabilità di abbandono scolastico, in particolare per i bambini e i ragazzi provenienti da contesti svantaggiati, con disabilità o disturbi specifici dell'apprendimento (DSA).

Nuovi luoghi educativi e offerta formativa flessibile

La petizione va oltre la semplice riorganizzazione del calendario, chiedendo la creazione di "nuovi luoghi educativi": spazi polivalenti, mense, laboratori, cortili. Questi ambienti dovrebbero favorire una didattica innovativa, permettendo a bambini e ragazzi di consolidare le competenze cognitive e integrarle con attività extra-cognitive. Si sottolinea l'urgenza di intervenire sull'edilizia scolastica, dato che "5 scuole su 10 non possiedono un certificato di agibilità".

L'idea è quella di una scuola che, aprendo mattina e pomeriggio, possa "realizzare più intrecci e scambi tra apprendimenti formali e informali". Non si tratta solo di prolungare il tempo scuola, ma di ripensare l'intera offerta formativa in chiave di flessibilità e intelligenza. Accanto allo studio, si potrebbero introdurre proposte opzionali che valorizzino la conoscenza di sé e del mondo attraverso attività espressive come musica, arti plastiche, teatro e produzione video. La proposta include anche il coinvolgimento di "agenzie educative diverse dalla scuola", che potrebbero offrire attività ludiche e ricreative radicate sul territorio, fondamentali per chi proviene da contesti economico-sociali svantaggiati, senza gravare ulteriormente sul carico di lavoro degli insegnanti.

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