Bonus barriere architettoniche: ultimi mesi per usarlo
Bonus barriere architettoniche al 75% fino al 31 dicembre 2025: regole, tetti di spesa e alternative fiscali dal 2026 in caso di mancata proroga.
Il bonus barriere architettoniche consente di detrarre il 75% delle spese per interventi che migliorano l’accessibilità di case, condomini e locali commerciali. La misura, attiva fino al 31 dicembre 2025 salvo proroghe, prevede tetti di spesa variabili e regole precise per i pagamenti. Dal 2026, senza rinnovo, resteranno solo le detrazioni ordinarie al 50% o 36%. Conviene quindi accelerare i lavori per non perdere questa agevolazione fiscale.
Come funziona il bonus barriere architettoniche
Il bonus barriere architettoniche è stato introdotto dalla Legge di bilancio 2022 e prorogato fino al 31 dicembre 2025. Consente una detrazione fiscale del 75% sulle spese per interventi che rendono gli edifici più accessibili. Tra i lavori ammessi rientrano ascensori, servoscale, rampe e piattaforme elevatrici. Non è necessario che nell’immobile viva una persona con disabilità: l’agevolazione è accessibile a tutti i proprietari o utilizzatori. La detrazione viene suddivisa in 10 quote annuali di pari importo e richiede pagamenti con bonifico parlante.
Tetti di spesa e immobili ammessi
Gli importi massimi variano in base al tipo di edificio: fino a 50.000 euro per unità unifamiliari, 40.000 euro per appartamenti in condomini fino a 8 unità e 30.000 euro per condomini con più di 8 unità. Il bonus barriere non si limita alle abitazioni: anche negozi, uffici e locali a uso commerciale possono beneficiare della detrazione. Nei condomini, i lavori devono essere approvati dall’assemblea con maggioranza semplificata, ma il singolo condomino può comunque intervenire autonomamente per migliorare l’accessibilità della propria abitazione.
Alternative e cosa succede dopo il 2025
Chi non riuscirà a completare i lavori entro la fine del 2025 potrà accedere ai bonus alternativi. Restano le detrazioni per ristrutturazione edilizia, con aliquota al 50% fino a 96.000 euro (36% per seconde case), o il Superbonus al 65% in casi specifici. Dal 2026, in assenza di proroghe, il bonus barriere architettoniche cesserà di esistere e si potrà usufruire solo delle agevolazioni ordinarie. Per questo motivo è consigliabile accelerare i pagamenti entro il 31 dicembre 2025 per non perdere l’opportunità.
Il bonus barriere architettoniche rappresenta un’agevolazione unica per migliorare l’accessibilità di case e attività, con una detrazione del 75%. Senza proroga, dal 2026 resteranno solo le detrazioni ordinarie meno vantaggiose. Chi è interessato deve agire ora per non perdere un importante beneficio fiscale.