Bonus mamme 2025: al via le verifiche INPS per i 480 euro

L'Istituto ha avviato i controlli per il Bonus mamme 2025: ecco i requisiti, come fare domanda e quando verrà accreditato l'importo.

27 novembre 2025 09:15
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L'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha ufficialmente aperto la fase operativa per il Bonus mamme 2025. Questa misura rappresenta un incentivo mirato per le madri lavoratrici, garantendo un sostegno economico una tantum che può raggiungere un massimo di 480 euro. Le verifiche sono essenziali per confermare il rispetto dei requisiti reddituali prima dell'erogazione. Le domande online all'INPS devono essere inviate entro i termini per ottenere il contributo.

I requisiti per accedere al Bonus mamme 2025

Questa specifica misura di sostegno al reddito è stata disegnata per offrire un aiuto concreto alle donne impegnate nel mercato del lavoro che devono conciliare la carriera con la vita familiare. Possono accedere legittimamente al sussidio le lavoratrici dipendenti o autonome che abbiano nel proprio nucleo familiare almeno due figli a carico. Un criterio selettivo fondamentale per la selezione della platea è rappresentato dalla situazione economica: il reddito complessivo lordo della richiedente non deve oltrepassare la soglia massima dei 40.000 euro annui. Sebbene la normativa escluda esplicitamente le lavoratrici domestiche, il beneficio spetta a pieno titolo sia alle dipendenti del settore privato che a quelle della Pubblica Amministrazione. Il calcolo dell'importo finale avviene su base mensile: vengono accumulati 40 euro per ogni mese di servizio effettivamente prestato durante l'anno, fino a raggiungere il tetto massimo erogabile di 480 euro.

Tempistiche e modalità di pagamento del sussidio

Un aspetto tecnico di grande rilievo per le beneficiarie riguarda il trattamento fiscale e burocratico dell'agevolazione. La somma erogata è considerata dalla normativa interamente esente da tassazione e, fattore determinante per molte famiglie, non va a modificare il valore dell'ISEE, non influendo quindi su altre prestazioni sociali. Per quanto concerne l'erogazione materiale dei fondi, l'Istituto previdenziale ha pianificato il versamento in un'unica soluzione. L'accredito del contributo è programmato indicativamente per il mese di dicembre 2025, fungendo quasi da tredicesima aggiuntiva per le madri lavoratrici. Tuttavia, è necessario considerare che, qualora dovessero emergere ritardi nelle procedure di validazione o intoppi amministrativi, la data di valuta potrebbe subire uno slittamento, portando l'effettiva disponibilità delle somme sui conti correnti al mese di febbraio 2026.

Come presentare la domanda e gestione delle scadenze

L'intero iter procedurale per ottenere il beneficio è stato digitalizzato per garantire velocità e tracciabilità. Le madri aventi diritto devono inoltrare la richiesta accedendo direttamente al portale web dell'INPS, autenticandosi attraverso l'utilizzo della propria identità digitale SPID, CIE o CNS. Chi ha meno dimestichezza con gli strumenti informatici può comunque avvalersi del supporto professionale dei patronati o contattare il Contact Center multicanale. È di cruciale importanza rispettare il termine ultimo per l'invio, fissato tassativamente al 9 dicembre 2025. Attualmente, l'ente previdenziale ha già dato il via alle verifiche sulle istanze pervenute: l'Istituto dispone di un arco temporale di trenta giorni per esaminare la correttezza dei dati inseriti e validare i pagamenti. Questo controllo incrociato assicura che il sostegno alla genitorialità venga distribuito correttamente e nei tempi stabiliti.

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