Bonus Nido 2025: addio al rinnovo annuale
Bonus Nido 2025 senza rinnovo annuale: domanda unica valida fino ai 3 anni del bambino, importi fino a 3.000€ e requisiti aggiornati


Il Bonus Nido 2025 diventa più semplice da ottenere. Un emendamento al Decreto Economia, proposto dalla senatrice Maria Nocco e approvato dal Parlamento, elimina l’obbligo di ripresentare ogni anno la domanda per il contributo. Da ora in poi, le famiglie dovranno inviare una sola richiesta, valida fino al compimento del terzo anno di vita del bambino.
Bonus Nido 2025, la nuova procedura semplificata
Con la modifica normativa, i genitori non dovranno più perdere tempo ogni anno per ripetere la procedura. Dopo la prima domanda, il Bonus Nido 2025 resterà attivo automaticamente fino alla scadenza naturale del beneficio.
Resta comunque necessario, per ogni anno, inviare all’INPS la documentazione che conferma la frequenza all’asilo e il rispetto dei requisiti richiesti.
Come presentare la domanda
Per richiedere il Bonus Nido 2025, il genitore può:
- Accedere al sito ufficiale dell’INPS tramite SPID, CIE o CNS.
- Entrare nella sezione dedicata ai bonus e compilare il modulo online con i dati del bambino, la struttura frequentata e l’importo delle rette.
- Allegare i documenti richiesti, come ISEE aggiornato, ricevute di pagamento e attestazioni di frequenza, in formato PDF.
Chi preferisce può rivolgersi a un patronato per ricevere assistenza nella compilazione. L’INPS, ricevuti i dati, procede con la verifica e poi effettua l’accredito mensile previsto.
Importi e limiti del Bonus Nido 2025
L’importo del Bonus Nido 2025 dipende dall’ISEE familiare:
- Fasce più basse: fino a 3.000 euro annui.
- Fasce più alte: minimo di 1.500 euro annui.
Il contributo arriva ogni mese, ma solo dopo aver inviato la ricevuta di pagamento della retta mensile.
Requisiti per ottenere questo aiuto
Per accedere al Bonus Nido 2025, la famiglia deve:
- Avere un bambino sotto i 3 anni iscritto a un asilo nido autorizzato.
- Dimostrare la residenza del minore in Italia.
- Presentare la domanda da parte del genitore che paga le rette, con ISEE in corso di validità.
Grazie a questa novità, migliaia di famiglie potranno godere di una procedura più veloce e di maggiore continuità nel sostegno economico.