Borse di studio post laurea: dal 7 giugno niete esenzione Irpef

Cambiamenti importanti per le borse di studio post laurea: una nuova normativa introduce la tassazione Irpef. Ecco cosa prevede la legge e le conseguenze.

26 giugno 2025 21:39
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Dal 7 giugno 2025, una modifica normativa ha introdotto la tassazione per le borse di studio post laurea. Questa novità, parte del decreto Pnrr-scuola, solleva dubbi e preoccupazioni tra i ricercatori, nonostante le rassicurazioni del Ministero dell'Università e della Ricerca.

Borse di studio post laurea: le novità del decreto Pnrr-scuola

Il quadro normativo per i contratti di ricerca è stato aggiornato dal cosiddetto decreto Pnrr-scuola. La modifica principale riguarda la legge 240/2010, nota come legge Gelmini, con l'introduzione di nuove tipologie contrattuali come gli "incarichi di ricerca". Questi nuovi contratti, che sostituiscono i precedenti assegni, mantengono l'esenzione dall'Irpef. Tuttavia, la stessa norma ha abrogato l'esenzione per le borse di studio per attività di ricerca post laurea non riconducibili a tali incarichi di ricerca.

Il paradosso per i borsisti

Si è creata una situazione paradossale: le università possono continuare a erogare borse di studio secondo i propri regolamenti, ma queste ora sono soggette a tassazione. A subire le conseguenze sono i ricercatori titolari di tali borse, che vedranno ridursi un importo già spesso inferiore agli standard europei. L'intento del legislatore era riordinare la materia, ma il risultato rischia di penalizzare proprio i giovani che il sistema della ricerca dovrebbe incentivare e trattenere.

L'impatto concreto sugli importi decurtati dalla tassazione Irpef in busta paga

L'effetto della fine dell'esenzione Irpef è immediato. Le borse di studio sono assimilate al reddito da lavoro dipendente e seguono il "principio di cassa": la tassazione si applica al momento della percezione delle somme. Di conseguenza, i borsisti che fino al 6 giugno hanno ricevuto l'importo lordo, vedranno le rate successive a tale data decurtate dalle ritenute fiscali, con una conseguente riduzione del netto percepito in busta paga.

La posizione del ministero Bernini

Il Ministero dell'Università e della Ricerca ha rassicurato gli interessati, sostenendo che il problema non sussiste per le borse già in essere. Secondo il ministero, il principio di non retroattività della legge tutela i contratti stipulati prima del 7 giugno, che dovrebbero quindi mantenere l'esenzione. Per le future borse, l'obiettivo è incoraggiare l'adozione dei nuovi e più tutelanti incarichi di ricerca, gli unici a beneficiare dell'esenzione fiscale secondo la nuova normativa.

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