Buoni pasto scuola: prime iniziative locali in attesa del riconoscimento nazionale
Buoni pasto per docenti e ATA: respinto l’emendamento, ma alcune scuole si muovono. Ecco l’iniziativa dell’Istituto Hack e le proposte ARAN.


Nonostante lo stop del Senato all’emendamento sui buoni pasto per docenti e personale ATA, alcune scuole iniziano a muoversi in autonomia. Ecco il caso virtuoso dell’Istituto "Margherita Hack" e le proposte future in ambito contrattuale.
Buoni pasto per il personale scolastico: la battaglia sindacale continua
La VII Commissione del Senato ha respinto l’emendamento che prevedeva l’estensione dei buoni pasto al personale scolastico, inclusi docenti e ATA. Nonostante la bocciatura, i sindacati non demordono e puntano a reinserire il provvedimento nel tavolo delle trattative per il rinnovo del contratto collettivo 2022-2024.
Il riconoscimento di questo beneficio rimane un punto cruciale per garantire maggiore equità nel trattamento dei lavoratori pubblici, soprattutto se si considera che molte altre categorie, compresi coloro che operano in smart working, godono già di questo diritto.
Iniziative locali: l'esempio dell’Istituto “Margherita Hack” di Nova Milanese
In attesa di un via libera nazionale, alcune scuole decidono di agire autonomamente. Un esempio concreto arriva dalla provincia di Monza e Brianza, dove l’Istituto Comprensivo Margherita Hack di Nova Milanese ha avviato una sperimentazione interna.
A partire da aprile 2025, i collaboratori scolastici dell’istituto ricevono buoni spesa Esselunga erogati dalla società che gestisce il servizio mensa. Il riconoscimento avviene tramite un sistema basato sul numero dei pasti giornalieri erogati, così come specificato nella circolare n. 277 del 10 aprile 2025.
Come funzionano i buoni spesa per i collaboratori scolastici
Il meccanismo premia i collaboratori impegnati nella rilevazione dei pasti presso i vari plessi scolastici. I buoni vengono consegnati solo nei giorni in cui il personale svolge effettivamente il servizio.
L’importo giornaliero varia a seconda del numero di pasti serviti nella scuola:
- Fascia 1: fino a 100 pasti → buono da 5 euro
- Fascia 2: da 101 a 200 pasti → buono da 10 euro
- Fascia 3: da 201 a 300 pasti → buono da 20 euro
Questi buoni rappresentano un sostegno concreto, soprattutto per chi affronta ogni mese difficoltà economiche crescenti legate all’aumento del costo della vita.
Le proposte ARAN sul riconoscimento nazionale
Nel frattempo, l’ARAN (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni) ha messo sul tavolo una proposta per introdurre i buoni pasto a livello nazionale, ma limitatamente al personale che lavora almeno 7 ore al giorno. Una misura che, se approvata, potrebbe però escludere una fetta significativa di dipendenti scolastici. In attesa di un’iniziativa normativa che uniformi il riconoscimento dei buoni pasto per tutto il personale scolastico, le scuole come l’Istituto “Hack” tracciano una strada virtuosa. I sindacati restano attivi sul fronte contrattuale per superare le disuguaglianze e garantire maggiore dignità a chi lavora ogni giorno nel mondo dell’istruzione.